I legami con pittura, illustrazione, teatro, moda, arredo fotografia e cinema
MUSEO SALCE PRESENTA LE ILLUSTRI PERSUASIONI TRA LE GUERRE
123 manifesti degli anni '20 e '30 in si affermano le arti grafiche

Anni in cui la “propaganda” assume un ruolo ufficiale e nella grafica raggiunge livelli di straordinaria eccellenza. Sono i decenni in cui nel vecchio Continente, ma non solo, si affinano gli strumenti della “comunicazione di massa”.

Anche il mondo più discreto e “minore” dell’illustrazione suggestiona gli autori pubblicitari, esprimendo con estrema raffinatezza le prerogative più coerenti dell’Art déco: straordinarie e inedite sono in tal senso le prove giovanili di Erberto Carboni, tra cui spiccano per felicità inventiva, quasi fiabesca, quelle per la O.P.S.O. di Parma.
Ma è lo stesso Carboni, qualche anno più tardi, a sviluppare un altro sorprendente e nuovissimo rapporto: quello tra la grafica pubblicitaria e la fotografia, che entra con vigore nei manifesti fin dagli anni ’30. Giaci Mondaini è tra coloro che ne faranno ampio uso, anche con immagini della piccola figlia Sandra; e così il geniale Xanti Schawinsky, che porterà in Italia le ricerche del Bauhaus.
Atmosfere fotografiche e cinematografiche sono implicite anche nell’imponente lavoro di Gino Boccasile, quello delle “signorine grandi firme”.
“Le sue donne sensuali dai sorrisi smaglianti sono – afferma Marta Mazza – cifra identificativa di un’epoca mai esuberantemente ottimista come la precedente ma capace di messaggi seduttivi for-mulati con forza e con una consapevolezza linguistica totalmente nuova”.
Info: www.collezionesalce.beniculturali.it

