Nei prossimi due anni la nazionale si preparerà in Giappone
FIRMATO A TREVISO L'ACCORDO FIR-UEDA PER GLI STAGE AZZURRI
Partnership a livello sportivo ma non solo
TREVISO - La Nazionale di rugby andrà in Giappone nei prossimi due anni, in occasione del tour estivo 2018 e della Coppa del Mondo 2019, prima volta in Asia, per un training camp, in particolare nelle strutture di Ueda Sugadaira, località della provincia di Nagano, raggiungibile in un paio d’ore con il Bullet Train da Tokio: un autentico paradiso per ogni rugbista, con 109 campi in erba naturale a quota 1300 metri, frequentati in estate da 800 squadre nipponiche. Senza dimenticare che in Giappone sono previste le Olimpiadi 2020. L’accordo prevede in futuro una partnership a livello non solo sportivo ma anche allargato all'ambito sociale, economico e turistico: è stato presentato e firmato ieri a Treviso, dove gli azzurri sono in stage fino a domani, presente il presidente federale Alfredo Gavazzi, il sindaco di Ueda, Soichi Motai e Takeshi Nutazawa, presidente del comitato organizzatore. “Ho buoni rapporti commerciali con il Giappone da 30 anni-spiega Gavazzi-ne conosco la cultura e la gente però, al di là di questo, la spinta è arrivata dall’aver giocato in estate a Singapore e dalla convinzione di dover allargare gli orizzonti dei nostri rapporti internazionali, come ad esempio disputare qualche partita negli Stati Uniti. La strada da percorrere è questa. Siamo molto soddisfatti, i giapponesi vedono sempre di buon occhio l’Italia e la nostra cultura e conoscono il rugby per aver partecipato alla Coppa del Mondo."