Tra i finanziatori dei dipinti anche Antonio Canova
POSTIOMA CELEBRA IL BICENTENARIO DEGLI AFFRESCHI DI G.B. CANAL
Una mostra e un libro sul ciclo pittorico della parrocchiale

L'esposizione “Giambattista Canal, un artista tra Tiepolo e Canova” ricostruisce l’ambiente culturale ed artistico in cui il celebre frescante veneto (soprannominato "fa presto" per la velocità d'esecuzione) ha operato. Il solo affresco “Gloria di San Giorgio” che si può ammirare sul soffitto misura 20 metri quadrati, ma il ciclo completo comprende "La pesca miracolosa", "Gesù cammina sulle acque", "Il sacrificio di Isacco", "Il sacrificio di Melchisedec", i quattro evangelisti ed i simboli delle virtù. La scelta dei soggetti affrescati nell’antica pieve di Postioma, infatti, risponde alla secolare finalità della cosiddetta “Bibbia dei poveri”: essere di supporto, soprattutto nelle campagne, alla predicazione e alla conseguente riflessione dei fedeli, tramite immagini di episodi importanti dell’Antico e del Nuovo Testamento.
La mostra, curata dal professor Mario De Conto, con il sostegno della Parrocchia, del Gruppo Chiesa del’700 e della Pro Loco, presenta dei pannelli illustrativi della vita politica, sociale e culturale a Venezia e nella Terraferma nella seconda metà del XVIII e gli inizi del XIX secolo. Saranno esposti anche documenti autentici del tempo, come monete, decreti della Repubblica di Venezia e del Regno Lombardo Veneto. Il percorso prosegue con pannelli illustrativi delle varie opere di Giambattista Canal in relazione con l’arte del Tiepolo e del Canova. Ovviamente particolare attenzione verrà dedicata al ciclo di affreschi che il visitatore potrà ammirare all’interno della Chiesa Settecentesca, che ospita la mostra. Mediante l’esposizione di libri antichi, editi nel XVIII e XIX secolo, il visitatore potrà constatare come anche l’editoria del tempo si avvalesse dell’ importante apporto dei vari artisti, inserendo nel testo tavole con incisioni sacre e profane. Rimane ancora un interrogativo dopo aver visitato la mostra: quanto è costata l’esecuzione del ciclo pittorico? E’ difficile immaginare, infatti, che una piccola e povera comunità come Postioma, che contava allora circa 500 abitanti, potesse da sola pagare un pittore famoso come il Canal. E’ verosimile che la stima e l’amicizia di cui il parroco e letterato Giuseppe Monico godeva presso personalità importanti del tempo, quali Pier Alessandro Paravia, Niccolò Tommaseo, Antonio Cesari, Pietro Giordani, solo per citarne alcune, abbiano procurato un contributo finanziario per l’esecuzione dell’opera. “Tra tutte, però, spiega Mario De Conto, riteniamo abbia avuto un ruolo primario l’amicizia stretta di Giuseppe Monico con Antonio Canova. Basti pensare che il corteo funebre che accompagnava la salma del Canova da Venezia a Possagno nella notte tra il 15 e il 16 ottobre 1822 sostò nella chiesa di Postioma, dove fu tenuta una veglia funebre e conosciamo la proverbiale generosità del celebre scultore.”
Il Gruppo Chiesa del 700, la Parrocchia e la Pro Loco di Postioma hanno programmato per questo bicentenario i seguenti appuntamenti nella Chiesa del Settecento: Domenica 5 novembre, alle 11.30, inaugurazione della Mostra “G.B. Canal: un artista tra Tiepolo e Canova”. La mostra sarà aperta al pubblico anche domenica 12 e 19 novembre (dalle 14.30 alle 19.30). Alle 16, nei tre pomeriggi ci sarà una dimostrazione pratica dell’esecuzione di un affresco da parte di esperti di affresco del “Movimento Tarvisium Gioiosa”. Già ora le classi della locale scuola media “Casteller” hanno prenotato alcune visite guidate alla mostra e sabato 9 dicembre, alle 20.30 si terrà la presentazione del libro curato dalla Pro loco di Postioma “Storia di una bellezza ritrovata. La chiesa Settecentesca di Postioma”.