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La nostra rubrica sul mondo golfistico a cura di Paolo Pilla
PILLOLE DI GOLF/236: L'ALFRED DUNHILL LINKS AL DANESE BJERREGAARD
Buon quinto posto per l'azzurro Andrea Pavan
Si è appena giocato un Campionato particolare: l’Alfred Dunhill Links Championship, uno dei più ricchi tornei di golf del Tour europeo. Sono state quattro giornate giocate in Scozia, a rotazione su tre diversi links attorno a St. Andrews, la "casa del golf". Oltre che all’Old Course, si è giocato al Carnoustie e al Kingsbarns. La formula di gara, mutuata dall’ AT & T Pebble Beach del PGA Tour che si tiene ogni anno dal 1937, vede ogni squadra composta da un dilettante e un professionista. Al terzo turno è previsto il taglio, che lascia in gioco i migliori 60 professionisti e i primi 20 team pro-Am, anche se il professionista non avesse superato il taglio individuale. Questi poi corrono nel round finale, ovviamente a St Andrews.
L’interesse per l’evento è amplificato dai tanti personaggi noti del mondo dello sport e dello spettacolo, impegnati come dilettanti.
Nella prima giornata del torneo che si è svolta con formula Pro Am sui tre percorsi di par 72, Edoardo Molinari e Nino Bertasio hanno concluso in 42ª posizione con 73 (+1), mentre ha accusato un notevole ritardo Matteo Manassero, 147°, vittima di sei bogey. Renato Paratore e Andrea Pavan sono al 25° posto, con il 72 del par. Dei quattro giocatori di Ryder Cup presenti, l’inglese Tyrrell Hatton che difende il titolo, e lo statunitense Brooks Koepka, sono ottavi con 70 (-2); l’altro inglese Tommy Fleetwood, che a Parigi era coppia imbattibile con lo straordinario Francesco Molinari, è 15° con 71 (-1). A guidare la graduatoria con 68 (-4) sono l’australiano Marcus Fraser e l’inglese Matt Wallace. In vetta, come Pro-Am, è invece la coppia formata dallo svedese Marcus Kinhult e dal veterano del settore finanziario Frank Quattrone: sono davanti a tutti con 63 colpi, - 9. Tranne Edoardo Molinari impegnato a Carnoustie, gli altri azzurri hanno giocato sull’Old Course.
La seconda giornata è un successo per Andrea Pavan che gioca sul percorso di Kingsbarns: con l’eccezionale (-9) di giornata, si proietta al vertice del torneo. Domani giocherà a Carnoustie, il più impegnativo dei tre campi di gioco. Buono score anche per Edoardo Molinari (-6), che è 12°, e Renato Paratore 18°. Non è andata bene per Nino Bertasio, (+6), e pure Matteo Manassero (+3), che non è riuscito a recuperare il pessimo avvio di ieri.
Nel terzo giro Andrea Pavan perde la leadership, ma è pur sempre competitivo per il titolo; ha segnato un eagle, un birdie e due bogey per il 71 (-1), ed è quinto con (-10). È affiancato dal danese Lucas Bierregaard, con il quale condivideva il primato dopo due turni. Edoardo Molinari, con -4 di giornata sale dal 12° al settimo posto; cede terreno Renato Paratore, 50°, e purtroppo escono al taglio Nino Bertasio e Matteo Manassero. Prende il comando l’inglese Tyrrell Hatton, campione uscente, che giocando sull’Old Course, realizza il (-6) con due eagle, quattro birdie e due bogey. In vetta alla Pro-Am, con (-24) sono Haotong Li/Allen Zhang e Nacho Elvira/John Van Wyk. In gioco domani, ci saranno i primi 60 della classifica, e 23 coppie Pro-Am.
Siamo alla finale – Mentre nelle prime tre giornate i concorrenti si alternavano sui tre percorsi, il quarto giro, lo sostengono tutti sull’Old Course, e con partenza Shotgun, per ovviare ai problemi di maltempo.
È il danese Lucas Bjerregaard, al secondo successo nel circuito, a vincere con 273 colpi (70 65 71 67, -15) l’Alfred Dunhill Links Championship. Il nostro Andrea Pavan, il campione romano, ha confermato il suo buon momento, ottenendo un bel quinto posto appaiato a quell’Haotong Li, che si è imposto nella Pro Am. Il buon risultato tiene aperta la porta ad Andrea per poter prendere parte alla finale negli Emirati Arabi; dovrà essere tra i primi 60 nella graduatoria per la Race to Dubai, (ora è 35°). Alle sue spalle gli altri azzurri rimasti in gara: Edoardo Molinari che perde 12 posizioni finisce 24°, e Renato Paratore che invece ne recupera 18, ed è 32°. Purtroppo, Bertasio e Manassero erano usciti al taglio dopo tre giri.
Lucas Bjerregaard, 27enne di Frederikshavn, ha operato il sorpasso con sei birdie e un bogey su Hatton, che, dopo aver esordito con quattro birdie consecutivi, è entrato in crisi sulle seconde nove buche facendosi sfuggire l’opportunità di imporsi per il terzo anno di fila. Mazzata finale per Hatton, ha mancato proprio sul traguardo il putt dello spareggio. Deluso, si deve accontentare della seconda piazza, affiancato dal connazionale Tommy Fleetwood, che è ora secondo nella Race to Dubai, dopo Francesco Molinari.
Paolo Pilla