Palazzo Foscolo ospiterà fino a giugno 2019 la prima retrospettiva su Tullio Vietri
ODERZO RENDE OMAGGIO A VIETRI
il pittore opitergino che conle sue opere ha raccontato il cambiamento sociale del nostro Paese
ODERZO. La città di Oderzo inaugura il suo 2019 culturale rendendo omaggio ad un importante artista che proprio nel territorio opitergino ha le sue origini: Tullio Vietri.“Vietri, Cronache Italiane 1958 – 2008. Dipinti di mezzo secolo della nostra storia: dal boom economico alla globalizzazione”, organizzata da Oderzo Cultura e dal Comune di Oderzo grazie al sostegno di wurbs.it, agcm, EUREKA Cultura e Banca Mediolanum – con il patrocinio della Regione Veneto - sarà la prima mostra retrospettiva e antologica riguardante Tullio Vietri, pittore che attraverso le proprie opere si è fatto interprete dei processi di trasformazione socio-economica dell’Italia contemporanea.
L’esposizione, allestita a Palazzo Foscolo (via Giuseppe Garibaldi 65, Oderzo – TV), verrà inaugurata sabato 2 marzo con un evento pubblico aperto alla cittadinanza (ore 18.00), e resterà aperta fino al 2 giugno 2019.
Il percorso espositivo si compone di 84 opere - selezionate dal curatore Roberto Costella – che, in ordine tematico e cronologico, interpretano le condizioni dell’esistenza individuale e collettiva, il vissuto delle piazze e delle periferie cittadine, le dinamiche del territorio e delle vie di comunicazione, ma anche i grandi eventi e le relative ripercussioni sul tessuto sociale del nostro Paese.
Esteticamente Vietri ha elaborato un linguaggio saldamente realistico, teso alla sintesi formale e alla chiarezza contenutistica: una pittura diretta e comunicativa, fedele al naturalismo visivo ma di pregnante valore concettuale e documentale, che nel corso dei decenni è però divenuta più dura e drammatica. Il deliberato cambio di registro pittorico, nelle intenzioni dell’artista, aveva la funzione di rendere palese la regressione e la devastazione incombenti su società e ambiente.
«Siamo orgogliosi di poter offrire l’opportunità di poter accostarsi ad un pittore e uomo di cultura fortemente legato alla nostra città, capace di raccontare con le proprie creazioni gli ultimi cinquant’anni di storia italiana e occidentale. Crediamo che, attraverso l’itinerario artistico di Vietri – che assumendo l’uomo a tema centrale, ha registrato la perdita di prospettiva sociale, civile e culturale, rendendo evidenti la degradazione dei rapporti tra persona, collettività, istituzioni e lo squilibrio tra umanità e natura – i visitatori potranno cogliere l’occasione per riflettere sui mutamenti sociali e meditare una singolare lezione civile, intellettuale e artistica» afferma Roberto Costella.
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