TREVISO - La Camera del lavoro di Treviso si conferma la prima organizzazione provinciale della Cgil nel Veneto per numero di iscritti: 77.785 nel 2018, di fatto in linea con l'anno precedente.
La maggioranza, come ormai per tutti i sindacati, è costituita dai pensionati: lo Spi conta 41.174 aderenti, a cui si sommano poco più di altre tremila deleghe reletive a trattamenti pensionistici supplementari, in capo alla stessa persona, come ad esempio la reversibilità del coniuge. I lavoratori “attivi” sono 36.611: prima categoria, i metalmeccanici della Fiom (6.554), seguita da Filcams, commercio e servizi (5.723) e Fillea, legno-arredo ed edilizia (5.380).
Se la quota prevelante di iscritti è nella fascia centrale d'età, un 20% ha meno di 35 anni e un 25% è over 56: tra i pensionati, un quarto supera le 85 primavere. Pressoché pari la percentuale di uomini e di donne (51 a 49), mentre un 13% è nato fuori dall'Unione europea (anche se alcuni hanno ottenuto la cittadinanza italiana). Oltre a Treviso, le zone con più tesserati sono Conegliano e Castelfranco. “Numeri importanti – spiega il segretario generale Giacomo Vendrame, insieme agli altri due segretari confederali Mauro Visentin e Sara Pasqualin – che mostrano un sindacato aderente alla realtà sociale e lavorativa della nostra provincia, nonostante qualcuno metta in dubbio la nostra rappresentatività”.
Un esercito di iscritti che tra un mese avrà una nuova guida. Vendrame, infatti, è di recente stato nominato nella segreteria regionale e ha già annunciato che lascerà l'incarico provinciale, pur non sussistendo incompatibilità tra i due.
L'assemblea per eleggere il suo successore sarà convocata ai primi di marzo, la data precisa verrà fissata a breve. Saranno gli organismi regionali e nazionali a proporre una candidatura al voto degli 85 componenti dell'assemblea: al momento, parrebbe prevalere una scelta di continuità interna, orientata proprio su Mauro Visentin, già leader provinciale della Fillea.
Nel frattempo, prosegue l'attività del Caf riguardo al reddito di cittadinanza, anche se, come un po' ovunque, con un ritmo inferiore a quello paventato alla vigilia: nei primi due giorni la struttura ha fissato 276 appuntamenti. “La nostra preoccupazione - chiosa Vendrame -, però, riguarda soprattutto l’aspetto dell’accompagnamento al lavoro, su cui grava ancora una fitta nebbia".