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La nostra rubrica sul mondo golfistico a cura di Paolo Pilla
PILLOLE DI GOLF/259: AL VIA LA NUOVA STAGIONE DEI GIORNALISTI GOLFISTI
Come di consueto l'Aigg apre il campionato 2019 al Marco Simone

Per ciò, abbiamo giocato su nove buche da campionato e su nove executive, adeguatamente preparate. È ben noto ai golfisti il percorso Championship che

Nonostante i massicci lavori che impegnavano uno dei percorsi, il panorama è comunque sempre straordinario, regala in lontananza la Cupola di San Pietro, la simpatica sagoma del castello di Marco Simone restaurato in collaborazione con le Belle Arti, la sua torre antica risalente all’anno 1000. La sontuosa Club House, poi, nei suoi 7.000 mq. dal taglio severo, esprime la sobrietà della Biagiotti, la raffinata eleganza, che non permette confusione di stili.
Il torneo: Il disturbo creato dalla pioggia a dire il vero non eccessiva, ha generato qualche ritiro a metà percorso, ma per chi l’ha portato a termine la gara è stata comunque goduta. Io ho giocato con un gradevole team: Mauro Giuliani, Benito Lattanzi, e Sergio Masiero. Abbiamo anche giocato bene, ma ci siamo presi una fregatura, per essere caduti tutti e quattro in una distrazione: ultimata la buca 12, un po’ disturbati dalla pioggia, un po’ a causa della

Pioggia o altro, i bravi ci sono sempre, ed ecco come ci siamo classificati:
A vincere il miglior netto in prima categoria sono stati Stefano Balducci, Gianni Piva e Giuseppe Negri, tutti con 39 punti stableford. In seconda i migliori sono stati Ruggiero Palombo, Massimo Colognola, Stefano Spisani. Nel lordo Dario Bartolini.
Un’allegra cena ha coronato la giornata, a Roma c’è il culto del cibo! All’indomani la tappa n° 2 del challenge, al Golf Roma Acquasanta. Qui non avevo giocato mai, devo dire che il Campo, del 1903, mi ha affascinato. Dal 1912, anno in cui furono completate le 18 buche, il percorso non è più stato rimaneggiato. Difficile per me, ma bellissimo, Tanti saliscendi, faticosi, gratificati dalla vista di tratti dell’Acquedotto Claudio, che si fa notare quando la spessa alberatura lo permette. Anche la Club House ha le pietre messe a dimora i primi anni del ‘900. Per molto tempo i soci di quel Club erano soprattutto stranieri, in prevalenza

Tornando alla gara, qui gli score sono stati molto più bassi, salvo un’eccezione; per giocare con un po’ di decoro questo percorso bisogna averlo fatto almeno un paio di volte. Solo un giocatore, un romano, si è abbassato di hcp, tutti gli altri si sono alzati, ecco i migliori:
Nel netto di prima categoria si sono distinti Silvia Audisio, Marco Lanza, e Paolo Maggi. In seconda, Ruggiero Palombo, Marco Peschiera, Alberto Carpinetti. Nel lordo non ci può essere storia diversa: è sempre lui il migliore, Dario Bartolini! Nel nuovo regolamento del challenge c’è però una novità: per i punti nella classifica del challenge, si tiene conto del risultato delle due giornate. L’ordine risulterà perciò un po’ diverso.
A premiazioni concluse, Sergio Masiero e io abbiamo rinunciato alla cena, siamo subito partiti, la strada per tornare a casa era lunga. Abbiamo però fatto tappa in Toscana, a consolarci della mancata presenza sul podio, e a gustarci una super Fiorentina, eccellente, lì la sanno far bene!
Paolo Pilla


