A Padova le Olimpiadi dei talenti meccatronici per avvicinare scuola e imprese
L'INDUSTRIA MECCANICA HA FAME DI SUPER-TECNICI: 22.300 POSTI IN VENETO IN TRE ANNI
L'allarme di Assindustria Venetocentro: "Uno su tre sarà introvabile"

Valorizzare l’industria per includere i giovani nel mondo del lavoro è un’assoluta priorità, con un faro sull’istruzione tecnico-professionale di qualità attraverso una più stretta osmosi con il mondo dell’impresa. Ne è convinto il Gruppo Metalmeccanico di Assindustria Venetocentro (AVC) che ha mobilitato tutti gli Istituti tecnici e professionali delle province di Padova e Treviso per la quinta “Olimpiade dei Talenti Meccatronici”, nata per mettere alla prova le competenze dei ragazzi delle classi 4^ e 5^ degli Istituti tecnologici e professionali e 3^ dei Centri di formazione professionale nel vivo delle aziende. Con risultati concreti, se è vero che il Veneto, con il 65,7%, è al primo posto per indice di occupazione dei periti.
L’Olimpiade si svolgerà venerdì 12 aprile, nella sede di un’azienda meccanica di eccellenza come ZF Padova, di Caselle di Selvazzano Dentro, leader nei sistemi di propulsione e componenti per tutti i tipi di imbarcazioni, parte della multinazionale tedesca ZF. Un appuntamento, targato per la prima volta Assindustria Venetocentro, diventato modello nazionale. Parteciperanno alla competizione 136 studenti suddivisi in 34 team di 18 tra Istituti tecnologici e professionali a indirizzo meccanico e meccatronico, elettrico ed elettronico e Centri di formazione professionale. Dovranno misurarsi su un prova teorica e una pratica e presentare un loro progetto. Alle tre squadre vincitrici, andranno in premio borse di studio messe a disposizione dalla Fondazione Edison.
“All’Olimpiade ha aderito quest’anno la quasi totalità degli istituti tecnici e professionali di Padova e Treviso - dichiara Mario Ravagnan, Presidente Gruppo Metalmeccanico di Assindustria Venetocentro -. Una partecipazione importante nei numeri e nella qualità della proposta rivolta ai ragazzi che segnala una collaborazione sempre più virtuosa con la scuola e l’impegno educativo delle imprese”. “L’impresa del futuro ha fame di talento – continua il rappresentante dell’associazione industriali di Padova e Treviso -, ma per far venir fuori quello dei giovani c’è bisogno di una formazione aperta all’industria. L’invito è quello di scegliere le scuole, gli Its e le università che sono più aperte al mondo del lavoro e valorizzano il know-how e le tecnologie delle imprese per superare il divario tra offerta formativa e domanda delle aziende. Il talento dei giovani va coltivato a cominciare da percorsi che sappiano formarli, integrando la competenza scolastica. La formazione deve tornare al centro dell’agenda del Governo e del paese. .