TREVISO. Oltre 725 mila domande di adesione al provvedimento sulla pace fiscale che permette il pagamento a saldo e stralcio secondo percentuali definiti dalla legge delle cartelle esattoriali maturate tra il 2000 e il 2017. Un’adesione massiccia che ha messo in crisi gli uffici e i sistemi dell’Agenzia delle Entrate. La scadenza tuttavia incombe e malgrado i ritardi denunciati dalle associazioni dei commercialisti e degli esperti contabili non sembra esserci spazio per una proroga.Ad intervenire è Raffaele Baratto, parlamentare di Forza Italia in Commissione Finanze “la proproga è un atto dovuto” afferma “negli anni della crisi” spiega il parlamentare trevigiano “migliaia di contribuenti hanno maturato debiti con il fisco, la pace fiscale era rivolta a loro ed ora rischiano di vedersi scippare l’opportunità di chiudere le loro vertenze a causa di malfunzionamenti e ritardi dell’Amministrazione Finanziaria.” Baratto continua “ il provvedimento era necessario, anche se avrebbe potuto prevedere norme più favorevoli, che avevamo più volte proposto” dice Baratto che si appresta a presentare un’interrogazione urgente “intermediari e professionisti chiedono un mese di tempo per la presentazione delle domande e credo il Governo debba dare dare loro ascolto. Si stima un gettito per il 2019 di oltre 900 milioni di €, denari che ci auguriamo vengano reinvestiti a favore delle imprese e non per rifinanziare il reddito di cittadinanza".