Lo ha scritto Claudio Provedel, direttore artistico del coro Ana di Oderzo
212: UN CANTO PER IL GENERALE IROSO
Verrà eseguito per la prima volta il 24 maggio nella stalla dove Iroso è vissuto per 25 anni
VITTORIO VENETO. Il "Generale" Iroso ha la sua canzone. E' una sorta di inno all'ultimo mulo alpino quello scritto e messo in musica da Claudio Prevedel, direttore artistico del coro Ana di Oderzo. Il canto verrà eseguito per la prima volta proprio il prossimo 24 maggio, presso la "casa" di Iroso, a Cappella Maggiore dove il mulo matricola 212 era arrivato nel 1994 dopo che Antonio de Luca lo aveva acquistato ad un asta per un milione e 250 mila lire, evitando che finisse al macello. Ecco il testo del canto:
212
(General Iroso)
General Iroso, uno come te
forte e generoso, altro non ce n’è,
sei rimasto il solo, l’ultimo del coro
dei giganti buoni, ragli canti e suoni.
General Iroso, uno come te
forte e generoso altro non ce n’è,
carico cammini insieme a noi Alpini
buono e silenzioso, General Iroso.
Porti fiero nelle prue
delle zampe il due uno due,
con il basto e le bardelle
tu “soldato” sei.
General Iroso!
Ma un giorno poi ti trovasti già grande
quando pei monti c’era odor settembrino,
“grandi dottori” ma non in ateneo
giocan la tua sorte e di amici come Leo.
Ma quando poi si sentì uno strano suono
giunse in aiuto il buon Toni, nobil uomo,
che con bontà e una mossa ben riuscita
lui con amore ti portò a nuova vita.
General Iroso, uno come te
forte e generoso, altro non ce n’è,
sei rimasto il solo, l’ultimo del coro
dei giganti buoni, ragli canti e suoni,
carico cammini insieme a noi Alpini
buono e silenzioso, General Iroso!
Provedel Claudio