L'azienda trevigiana al lavoro anche in Camerum e sulla "casa" dell'Atalanta
I GRANDI STADI NEL MONDO HANNO UN CUORE MADE IN TREVISO
La Maeg di Vazzola ha costruito l'Al Wrakah in Qatar
L’Al Wakrah verrà inaugurato ufficialmente giovedì prossimo, con la finale dell’Amir Cup 2019: 40 mila posti a sedere, 7.500 tonnellate di acciaio utilizzato, rappresenta una commessa da 39,7 milioni di euro per l’azienda trevigiana (ma il costo complessivo supera i 500 milioni). “Si tratta di un’opera particolare - spiega Alfeo Ortolan - anzitutto nella forma, perché Al Wakrah si ispira alla vela delle tipiche imbarcazioni Dau, ancora utilizzate per attraversare il Golfo Persico, e poi per la tecnologia: le condizioni ambientali richiedono infatti che durante le manifestazioni sportive l’impianto sia chiuso e l’aria venga raffrescata”.
Gioiello tecnologico, il tetto si può chiudere completamente ed è dotato di un super impianto di condizionamento dell’aria: misure indispensabili viste le condizioni climatiche del posto con temperature anche di 40 gradi e un tasso di umidità elevatissimo. Tanto che per costruirlo, tecnici e operai Maeg hanno dovuto lavorare quasi esclusivamente di notte, come spiega il presidente Alfeo Ortolan.
Ma non è l’unico impianto d’avanguardia ad avere un cuore “made in Trevio”. L’impresa di Vazzola firma anche lo stadio di Yaundè, in Camerum da 65mila posti: “Questo impianto ha una tipologia a tensostruttura, una metodologia che impiega cavi e tiranti pretensionati - sottolinea ancora l'imprenditore trevigiano - una soluzione che abbiamo proposto anche per altri stadi europei”. L’esterno sarà rivestito da scagliein pvc con i colori della nazionale e il complesso comprende anche un centro commerciale, un hotel, palestre e piscine. Un'operazione che vale circa 40 milioni di euro per l'impresa di Vazzola. In questi giorni, poi, sta iniziando la demolizione dello stadio Atleti azzurri d’Italia a Bergamo, la casa dell’Atalanta. Maeg, che si è aggiudicata l'appalto da 9,5 milioni, realizzerà la nuova tribuna in tempo per l’inizio del prossimo campionato, per poi completare nei due anni successivi, la curva sud e le due tribune centrali. E l’industria trevigiana è in corsa anche per partecipare al rifacimento del Camp Nou di Barcellona.
Controllata totalmente dalla famiglia Ortolan (oltre al patron e alla moglie, in azienda anche tre dei quattro figli), 900 addetti, distribuiti in cinque stabilimenti tra Veneto e Friuli, 65mila tonnellate di acciaio lavorate all’anno, Maeg ha fatturato 118,6 milioni nel 2017 con un utile netto di 5,2 milioni (il bilancio del 2018, chiuso tra breve, è previsto in linea) e ha 200 milioni di commesse già in portafoglio. Il 70% dell’attività è all’estero.