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Reportage
LE INTERVISTE DI RADIO VENETO UNO

Le Interviste di Radio Veneto Uno


Le nostre interviste andate in onda al termine del Giornale Radio Da questi link è possibile ascoltare e scaricare le interviste e i nostri approfondimenti andati in onda al termine del Giornale Radio ANTONELLO PEATINI Presidente provinciale FNAARC- ConfcommercioSTEFANO...continua

Golf
PILLOLE DI GOLF/353: UOMINI & DONNE, SETTIMANA DI GRANDI TORNEI

Si sono giocati Wgc e PortoRico Open e Gainbridge Lpga


STATI UNITI - Questa settimana il PGA si sdoppia, mette in campo il World Golf Championships a Bradenton in Florida, e il Puerto Rico Open a Rio Grande in Porto Rico. Oltre a questi due, ad attrarre l’attenzione c’è il secondo evento stagionale del massimo circuito americano...continua

Golf
PILLOLE DI GOLF/352: FINALE A SORPRESA AL GENESIS, HOMA VINCE AL SUPPLEMENTARE

Il beniamino di casa supera all''ultimo giro Burns, sempre in testa


LOS ANGELES (USA) - Era alla 95esima edizione questo torneo del PGA Tour, a cui hanno partecipato ben otto tra i migliori dieci giocatori al mondo. Si è disputato al Riviera Country Club, nel Temescal Gateway Park, situato entro i confini della città di Los Angeles; un territorio...continua

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Alla scoperta dell'itinerario lungo il Sile, inaugurati nuovi servizi per i ciclisti

TURISMO IN BICICLETTA NEL GIARDINO DI VENEZIA

Da Treviso alla laguna, l'ultimo tratto della ciclabile per Monaco


TREVISO - Sono stato all'inaugurazione (solo per metà a causa della pioggia), dell'ultimo tratto della ciclabile Monaco – Venezia, la tappa che parte da Treviso. La giornata comprendeva un tratto in bicicletta da Treviso a Casale sul Sile lungo l'Alzaia, con belle biciclette messeci a disposizione, e avremmo poi dovuto percorrere un tratto di fiume con un’imbarcazione. La cosa non ci è stata possibile, ma il progetto verrà ripreso, perché è incantevole andar per barca sul Sile. Questo pezzo del percorso ciclabile è una chicca, ed è stato realizzato dalla Rete di impresa “Cycling in the Venice Garden”, di cui è presidente Giulia Casagrande, in sinergia con Andrea Lenzini (Treviso Viale IV Novembre, 30). A Lenzini fa capo una serie d'iniziative utili per chi intende godere questa parte di pista ciclabile: il noleggio dei vari tipi di bici, la messa a disposizione di uno spogliatoio, di un armadietto dove lasciare gli abiti di città e indossare quelli del ciclista, la doccia, l'eventuale accompagnamento, l'assistenza per il ritorno se dovesse servire. Persona e ambiente interattivi, indispensabili per godere appieno di quell’ultimo tratto della grande pista. Per chi non lo sa, l'Alzaia, anzi le alzaie, sono gli argini del fiume compattati a formare stradine in terra battuta, usate dai “barcaroli” per risalire il fiume con i “burci” carichi di mercanzie, destinate a Treviso, utilizzando lunghe corde (“singie”). E là dove la corrente era troppo forte, si facevano anche aiutare dai cavalli o dai buoi.
Il fascino subìto nel fare questo percorso in bici, è tal quale un tempo. La bellezza del Sile, il più lungo fiume d'Europa che scorre interamente in pianura, è unica. Acqua di risorgiva che nasce qualche chilometro a nord di Treviso, riemerge con polle argentee (i fontanassi), in quel di Casacorba. Dalla montagna, dopo il lungo percorso compiuto sotto il suolo in cui si arricchisce di sali minerali, risulta eccellente, cristallina acqua da bere. Si fa presto fiume, che scivola silenzioso al mare, lentamente, a portata costante, mai arrabbiato, quieto e gentile. La sua calma energia ha fatto girare per lungo tempo le ruote dei mulini. A rendere ancora più bucolico l’ambiente, l'incontro con gli animali che vi soggiornano: anatre, cigni, gallinelle d'acqua, e tanti uccelli.
La nuova pista ciclabile che collega la metropoli tedesca con l’Adriatico, lunga 560 km, è progetto dell’Unione Europea, sovvenzionato da proprio Fondo, si sviluppa su tre nazioni. Valica le Dolomiti - tratto delle Alpi patrimonio mondiale dell’UNESCO-, corre a fianco di splendidi laghi e di potenti fiumi, incontra elevati castelli e antiche fortezze. Prima di arrivare a Venezia attraversa grandi città metropolitane come Monaco e Innsbruck, piccoli centri romantici, come Bressanone, nel trevigiano tocca Vittorio Veneto e Conegliano. L’avvio da Treviso è da “dove Sile a Cagnan s’accompagna” di dantesca memoria, che si trova accanto all’università. Subito si affianca alle mura trevigiane, quelle mura che al loro interno racchiudono un intrico di Cagnani, per cui Treviso è nota come “città d’acque”. È immediato l’incontro con la “Restera” dove il Sile compie numerose anse, l'ambiente diviene via via più affascinante, finché si arriva nei pressi dei vecchi mulini Mandelli, ormai archeologia industriale.
Proseguendo lungo il fiume s’incontra un ponticello arcuato. Se lo si attraversa, si prosegue lungo un ramo secondario, il “Sil Morto”, fino ad incontrare il cimitero dei burci, posto molto suggestivo; e poi Casier con il suo porticciolo, e il famoso orologio funzionante con il movimento dell’acqua.
Più avanti si incontra la bella oasi di Trepalada, e per finire il fascino della gronda lagunare che da Portegrandi porta al Cavallino. Ecco Venezia, premio di tanta pedalata.
Per gli appassionati della bicicletta, quei 560 km del percorso da godere con il più ecologico dei mezzi, permettono un turismo di sano sport. Comprende tremila metri di dislivello, (per qualche tratto è possibile servirsi di mezzi pubblici, bus, e anche treni appositamente organizzati). E sono presenti molte postazioni, predisposte per l’assistenza alla bicicletta oltre che al ciclista.
In atto, o in progetto, lungo tutto l’itinerario ci sono inoltre numerose varianti da non trascurare, perché di sicuro interesse.
Oltre a poter consultare una guida ciclistica 1:75.000 con mappa panoramica, è possibile utilizzare la funzione GPS per pianificare un itinerario personalizzato. L’intera tratta è inoltre provvista di cartelli segnaletici, che invitano anche, cosa non trascurabile, alle interessanti deviazioni.
L’Italia, in particolare il Veneto, ha tanti percorsi ciclabili legati al turismo, questo è certamente tra i più interessanti.
Paolo Pilla