Al via i confronti con i candidati dei 56 Comuni trevigiani al voto
"NON ALZATE LE TASSE LOCALI": L'APPELLO DEI SINDACATI AI SINDACI
Tra le istanze anche i servizi socio- sanitari e le aggregazioni
Di questi, la stragrande maggioranza, oltre 11 miliardi, sono riferiti a lavoro dipendente o a pensioni. Nel contempo, tuttavia, sono aumentati di 1.300 unità, circa il 50% coloro che dichiarano un reddito nullo e addirittura negativo, per via delle detrazioni.
Per questo Cgil, Cisl e Uil, con in prima fila le rispettive categorie dei pensionati, lanciano alle amministrazioni dei 56 Comuni al voto il prossimo 26 maggio l'appello a non aumentare la tassazione locale. I sindacati hanno organizzato in questi giorno dieci confronti pubblici con tutti i candidati sindaci (suddivisi per zona). A loro, se eletti o rieletti, chiederanno di non ritoccare al rialzo le aliquote Irpef, Imu, Tasi e simili. Anzi, l'invito è a rafforzare la progressività attraverso scaglioni diversificati e le esenzioni, come ricordano Paolino Barbiero e Sneder Scotton, segretari territoriali dello Spi Cgil e dell'Fnp Cisl.
Altri temi sul tavolo, i servizi socio-sanitari, con il rischio di sperequazioni tra i diversi comprensori della provincia, e le aggregazioni tra Comuni da pontenziare. Su tutti questi argomenti i sindacati sollecitano un impegno concreto da parte degli amministratori presenti e futuri. "Nei mesi successivi verificheremo chi e quanto vi ha tenuto fede", assicurano Mauro Visentin, segretario provinciale della Cgil, e Cinzia Bonan, leader della Cisl Treviso Belluno. Con l'auspicio di trovare amministratori locali preparati e disposti al dialogo.