Il 23 maggio giornata dedicata alla sicurezza e ai crimini informatici
A TREVISO IL SECURITY SUMMIT 2019
Imprenditori, docenti e d esperti di cyber sicurezza a confronto. Verrà p resentato il Rapporto Clusit 2019

Tra i paesi più colpiti, almeno stando alle segnalazioni, i Paesi Bassi, sia in termini assoluti che in proporzione alla popolazione, seguiti da Germania e Regno Unito per quanto riguarda il n umero complessivo, mentre Irlanda e Danimarca salgono sul podio delle violazioni pro capite.
Secondo le statistiche diffuse dal Garante per il trattamento dei dati personali, in Italia le violazioni risultano ben inferiori, al di sotto del migliaio di epis odi. Il Belpaese , dunque , all’avanguardia nell’applicare i sistemi di protezione? O forse le imprese, in alcuni casi, non stanno osservando gli obblighi di notifica del cosiddetto data breach? Anche a queste domande si proverà a dare risposta durante la tapp
a di Treviso del Security Summit, in programma il prossimo 23 maggio, all’ A uditorium Fondazione Cassamarca, in piazza delle Istituzioni.
L’evento è promosso da Clusit Associazione I taliana per la S icurezza I nformatica, e da UNIS&F , società di servizi e formazione del Sistema Confindustriale che opera nelle provincie di Treviso e Pordenone Il Rapporto Clusit 2019 evidenzia come il
“Cybercrime” rappresenti la principale causa di attacchi informatici gravi: il 79% di questi è stato infatti compiuto allo scopo di estorcere denaro alle vittime, o di sottrarre informazioni per ricavarne denaro (più 44% rispetto ai dodici mesi precedenti).
“Queste attività sono sempre più spesso appannaggio della criminalità organizzata
conferma PaoloGiudice, Segretario Generale dell’associazione --. I cybercriminali entrano nel computer della vittima, criptano alcuni file e poi chiedono un riscatto per renderli di nuovo fruibili. L’ultima cosa da fare, naturalmente è pagare, cosa quasi sempre del tutto inutile. Purtropp o, l’unica vera difesa è eseguire frequenti backup dei propri dati, in modo da poterli comunque avere a disposizione, anche se in qualche modo vengono violati”.
Sempre secondo il rapporto, nel 2018 è stata inoltre registrata la crescita del 57% dei crimini volti ad attività di spionaggio cyber, lo spionaggio con finalità geopolitiche o di tipo industriale, a cui va anche ricondotto il furto di proprietà intellettuale.
I settori più colpiti? La sanità, che nel giro di un anno ha visto raddoppiare il numero
degli attacchi.