Urne aperte dalle 7 alle 23
EUROPEE E COMUNALI QUASI 4 MILIONI DI VENETI AL VOTO
A mezzogiorno affluenza intorno al 19,5%
Anche nella Marca e in Veneto doppia giornata elettore: si vota per le europee e le amministrative.
Saranno quasi 750mila i trevigiani, con la consueta prevalenza di donne sugli uomini, chiamati a rinnovare il Parlamento europeo, poco meno di 4 milioni in tutta la regione: 14 i rappresentanti da mandare a Bruxelles e Strasburgo nella circoscrizione Nordorientale, che comprende Veneto, Friuli Venezia Giulia, Trentino Alto Adige ed Emilia Romagna, sui 73 spettanti all’Italia. A questi se ne aggiungeranno altri tre (uno per il Nordest) quando giungerà a compimento l’eventuale Brexit.
Nella Marca 385.189 elettori, però, riceveranno anche una seconda scheda: in 56 dei 94 Comuni trevigiani, infatti, si eleggeranno anche sindaci e consigli. Occhi puntati sui quattro centri maggiori, al di sopra dei 15mila abitanti: Vittorio Veneto, Mogliano, Paese e Preganziol. Qui in caso nessuno degli aspiranti primi cittadini ottenga la maggioranza assoluta dei consensi al primo turno si andrà al ballottaggio il prossimo 9 giugno. Ma altre sfide significative si svolgono a Valdobbiadene, Pieve di Soligo, Quinto, Ponzano, Maserada.
In totale, 125 i candidati sindaci in lizza. Dei municipi al voto, 30 sono oggi in mano al centro destra, 21 al centrosinistra, tre sono retti da giunte puramente civiche. Inoltre, uno è commissariato (Ponte di Piave) e un altro è stato costituito da pochi mesi (Pieve del Grappa) e, dunque eleggerà per la prima volta i suoi organismi di governo. In sei comuni: Mansuè, Sarmede, Chiarano, Cimadolmo, Gorgo al Monticano e Povegliano, si presenta un unico candidato. Perchè l’elezione sia valida, dunque, bisognerà, superare la soglia del 50% degli aventi diritto.
In tutto il Veneto, sono 321 comuni i cui si svolge anche la consultazione amministrativa, coinvolgendo quasi un milione e 700mila elettori. Rovigo l’unico capoluogo di provincia interessato, ma in totale sono 21 i centri al di sopra dei 15mila abitanti a rinnovare sindaco e consiglio comunale. Tra questi Cadoneghe, Monselice, Rubano e Selvazzano dentro, più Camposanpiero (al di sotto della soglia) in provincia di Padova, Noale, Scorzè e Spinea nel veneziano, Legnago, Negrar, Pescantina e San Bonifacio in provincia di Verona, Arzignano, Bassano del Grappa, Montecchio maggiore, Schio e Valdagno in quella di Vicenza.
Per le Europee, l’elettore potrà barrare il simbolo di una delle liste e indicare fino a tre preferenze. Nel caso si vogliano scrivere più nomi, almeno uno dovrà essere di sesso diverso, pena l’annullamento della seconda e della terza preferenza. Nei Comuni si può votare per il sindaco o per una delle liste che lo sostengono . Per i Comuni al di sopra di 15mila abitanti vale il voto disgiunto, scegliere cioè un sindaco e una lista non a lui collegata, nonché l’obbligo di alternanza di genere nelle preferenze.
Urne aperte dalle 7 alle 23. Lo scrutinio per le elezioni dell’Europarlamento inizieranno subito dopo la fine della votazione, quello per le amministrative riprenderà alle 14 di lunedì.