Questo sito usa i cookies per offrirti una migliore esperienza di navigazione.  Conferma Privacy Policy
Reportage
LE INTERVISTE DI RADIO VENETO UNO

Le Interviste di Radio Veneto Uno


Le nostre interviste andate in onda al termine del Giornale Radio Da questi link è possibile ascoltare e scaricare le interviste e i nostri approfondimenti andati in onda al termine del Giornale Radio ANTONELLO PEATINI Presidente provinciale FNAARC- ConfcommercioSTEFANO...continua

Golf
PILLOLE DI GOLF/353: UOMINI & DONNE, SETTIMANA DI GRANDI TORNEI

Si sono giocati Wgc e PortoRico Open e Gainbridge Lpga


STATI UNITI - Questa settimana il PGA si sdoppia, mette in campo il World Golf Championships a Bradenton in Florida, e il Puerto Rico Open a Rio Grande in Porto Rico. Oltre a questi due, ad attrarre l’attenzione c’è il secondo evento stagionale del massimo circuito americano...continua

Golf
PILLOLE DI GOLF/352: FINALE A SORPRESA AL GENESIS, HOMA VINCE AL SUPPLEMENTARE

Il beniamino di casa supera all''ultimo giro Burns, sempre in testa


LOS ANGELES (USA) - Era alla 95esima edizione questo torneo del PGA Tour, a cui hanno partecipato ben otto tra i migliori dieci giocatori al mondo. Si è disputato al Riviera Country Club, nel Temescal Gateway Park, situato entro i confini della città di Los Angeles; un territorio...continua

Invia Invia a un amico | Stampa Stampa notizia |  


 

Ferdinando Valmaggia ha festaggiato il secolo di vita

UNA VIA IN FESTA PER NONNO FERDINANDO

Alla festa anche il sindaco Alberto Cappelletto


SAN BIAGIO DI CALLALTA. Grande festa in via Bologna ad Olmi per i 100 anni di Ferdinando Valmaggia. Lunedì 27 maggio attorno a lui si sono riuniti in tanti, parenti e amici, per festeggiare l’ambito traguardo. Presente anche il sindaco Alberto Cappelletto che ha portato il saluto dell’Amministrazione comunale e dell’intera comunità sanbiagiese.

Ferdinando Valmaggia, quarto di cinque figli, è nato il 27/5/1919 a Cuvio (Varese) da parto gemellare. Il padre, muratore, per lunghi periodi lavorava all’estero, per cui l’intera responsabilità della famiglia ricadeva sulla madre, una casalinga dalle mani d’oro, che riadattava per i figli gli abiti ricevuti dalle famiglie benestanti del luogo. A 15 anni, proprio la madre lo ha mandato a Milano, come garzone dello zio imbianchino. Qualche tempo dopo, mentre stava prestando servizio militare sotto l’Aeronautica, è scoppiata la Seconda guerra mondiale e Nando si è così ritrovato, prima a combattere e poi, nel 1943, internato in un campo presso Dussendorff, dove è rimasto fino alla Liberazione. E’ tornato quindi a vivere ed a lavorare a Milano, stavolta come imbianchino.

Da lì, nel 1948, rispondendo ad una precisa richiesta di operai da parte della Svizzera, si è trasferito nel paese elvetico di Arbon, come verniciatore di camion e pullman.

Sono iniziati così i 33 anni più belli della sua vita: aveva un lavoro che gli piaceva e che gli ha meritato riconoscimenti ufficiali, aveva conosciuto e sposato l’amata Adelia, era sempre in compagnia, nel tempo libero girava l’Europa sulla sua Seicento blu, ma rigorosamente e puntualmente trascorreva le vacanze al mare, in Italia.

Nel 1981 ha lasciato la Svizzera e si è stabilito ad Olmi, dove tuttora risiede. Da alcuni anni ha perso la sua compagna di vita, ma ora ci pensa Paola ad accudirlo, il caro Alfiero a portargli e commentare insieme il giornale della domenica, i parenti e “la buona compagnia di via Bologna” a circondarlo d’affetto e simpatia.


Galleria fotograficaGalleria fotografica