Dossier Anap Confartigianato: "Miglior difesa conoscere i trucchi dei malviventi"
SEI REATI AL GIORNO COMMESSI NELLA MARCA CONTRO ANZIANI
Over 65 vittime predilette di ladri e truffatori
Rispetto al 2016 le vittime di una certa età di furti, rapine, truffe e frodi informatiche sono risultate in calo del 4,5% su scala nazionale, del -5,5% in quella regionale, fino al meno 12% registrato nella Marca.
I risultati emergono dal “Rapporto sull’esposizione degli anziani a furti, rapine e truffe” realizzato dall’ufficio studi della Confartigianato Imprese Veneto su dati Istat e Ministero dell’Interno, in occasione della 4° edizione della Campagna nazionale “Piu sicuri insieme” tenuta a battesimo dal Ministro dell’Interno Matteo Salvini in occasione di un incontro svoltosi a Roma al quale ha preso parte anche Fiorenzo Pastro, presidente del Gruppo Anziani e Pensionati di Confartigianato Imprese Marca Trevigiana e Veneto.
Anap Confartigianato ha infatti promosso una serie di progetti contro le truffe agli anziani, insieme con il ministero dell’Interno, il Dipartimento della Pubblica Sicurezza – Direzione Centrale della Polizia Criminale, con il contributo della Polizia di Stato, dei Carabinieri e della Guardia di Finanza.
“Il pericolo di truffe, raggiri, furti e rapine ai danni delle fasce deboli - afferma Fiorenzo Pastro - è ovunque. Da anni sosteniamo che l’arma migliore per difendersi consiste nel conoscere i trucchi usati dai malintenzionati e le situazioni a rischio: informare gli anziani significa renderli più sicuri. La prevenzione si attua con l’informazione, ma l’anziano deve affidarsi con fiducia a chi può difenderlo. Per questo la Campagna prevede l’alleanza con le forze dell’Ordine.”
“Il problema della sicurezza è centrale - continua il leader degli artigiani in pensione - se si considera che l’Italia è il Paese europeo con la maggiore quota di over 65 e, secondo le stime, nel 2050, un terzo degli italiani sarà anziano. In Veneto in particolare, l’indice di vecchiaia ha assunto proporzioni notevoli raggiungendo quota 172,2 (in Italia 172,9). Di conseguenza, i rapporti intergenerazionali si stanno modificando: l’indice di dipendenza degli anziani risulta oggi pari al 35% (sia in Veneto che in Italia) e si stima raggiunga valori del 60% (in Italia) e del 57% (in Veneto) nel 2050. Pertanto, se oggi ogni 3 persone di età 15‐64 anni potenzialmente attive nel mercato del lavoro ce n’è una inattiva perché sopra i 65 anni, nel 2050 tale rapporto sarà di 3 a 2”.