L'autopsia sul corpo di Alessandro Sartor ha stabilito che non è stato ucciso dai colpi inferti nella collutazione
"UCCISO DA UN INFARTO"
Al vaglio anche i filmati delle telecamere
CISON DI VALMARINO. Alessandro Sartor è morto a causa di un infarto e sul corpo non ci sono ferite tale poterlo uccidere. L'esito dell'autopsia sul corpo del caporeparto morto giovedi notte apre nuovi scenari su quello che è accaduto in Piazza a Tovena. Sartor era deceduto pochi minuti dopo l'arrivo con l'ambulanza in ospedale a Conegliano. Il giorno dopo due fratelli di Farra, Alberto e Francesco Stella erano stati fermati e accusati di rissa e omicidio preterintenzionale, il gip ieri li aveva scarcerati prevedendo per uno di loro i domiciliari e per l'altro l'obbligo di firma. I due fratelli si erano sempre dichiarati estranei e avevano detto al giudice che non avevano colpito Sartor, ma lo avevano visto accasciarsi a terra da solo. Ora la procura è in attesa di avere la relazione completa sull'autopsia saranno eseguiti ulteriori accertamenti per stabilire se la vittima soffrisse in qualche modo di una patologia. Nel frattempo i due fratelli sono in libertà senza alcun provvedimento restrittivo. Per chiarire cosa sia realmente accaduto a Tovena verranno analizzati anche i filmati delle telecamere di sorveglianza installate nelle vicinanze del luogo dove è avvenuta la tragedia.