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La nostra rubrica sul mondo golfistico a cura di Paolo Pilla
PILLOLE DI GOLF/267: OTTO AZZURRI AL BRITISH MASTERS
Il titolo, primo in carriera, va però allo svedese Kinhult
La prima giornata del torneo si conclude come da pronostico, con al comando un giocatore appartenente a quell’agguerrito battaglione di inglesi. È il 23enne Matthew Jordan, che conquista la leadership, e firma il nuovo record del percorso portando a termine un giro strepitoso: uno score di (-9), per nove birdie senza sbavature. Ha due vantaggi sullo svedese Matt Wallace e sul connazionale Markus Kinhult. È buona la partenza di Lorenzo Gagli, che chiude al 21° posto con (-3), frutto di cinque birdie nelle prime nove buche, l’italiano meglio classificato. Guido Migliozzi, che ha ormai preso confidenza con l’European Tour, gioca in compagnia dell’inglese Eddie Pepperell, difensore del titolo. Purtroppo subisce un doppio bogey alla 6, ma si riprende prontamente, finisce al 32esimo posto, con (-2). Non male per Andrea Pavan 43° a (-1), Edoardo Molinari 66° (par), entrambi pensierosi per il taglio di domani. Va un po’ meno bene per Nino Bertasio e Renato Paratore, entrambi al 91° posto con score (+1); peggio per Filippo Bergamaschi a (+4) e per Matteo Manassero a (+5).
La seconda giornata ha un nuovo leader, ancora un inglese, Matt Wallace a (-12). Il 29enne di Hillingdon con quattro titoli sul circuito, ha realizzato cinque birdie per il 67 (-5); dopo 36 buche, non ha bogey nello score. Tuttavia è soltanto a un colpo di vantaggio sui quattro alle sue spalle: uno svedese, un inglese, uno scozzese, e un belga. Va bene per gli azzurri, soprattutto è forte Guido Migliozzi: con lo stesso punteggio di Tommy Fleetwood e di Eddie Pepperell: recupera 21 posizioni nella graduatoria parziale e si porta in alta classifica. Il vicentino chiude il secondo giro in 67 colpi, realizzando sette birdie e due bogey: è 11° a (-7), appena fuori dalla top ten. Salvo per Matteo Manassero e Filippo Bergamaschi che concludono prematuramente il proprio torneo, tutti gli altri rimangono in gara, a metà graduatoria. Lorenzo Gagli inizia e chiude con un bogey mettendoci nel mezzo cinque birdie, Renato Paratore recupera ben 57 posizioni, dopo un primo giro che lo aveva visto giocare sopra il par. Ha destato meraviglia il taglio subìto da due campioni, lo spagnolo Adrian Otaegui e il neozelandese Ryan Fox, ma così è il Golf.
Nel terzo giro lo svedese Marcus Kinhult raggiunge il padrone di casa Matt Wallace; la coppia, in vetta alla graduatoria, precede di due colpi lo scozzese Richie Ramsay. Si porta in quarta posizione l’inglese Tommy Fleetwood, affiancato dallo scozzese Robert MacIntyre, a tre colpi dal leader; il campione in carica Eddie Pepperell, è settimo. Degli azzurri il migliore è Andrea Pavan, che con un bel (-4), risale al 22° posto. Sono in media classifica Bertasio, Paratore, Molinari e Migliozzi. Quest'ultimo è stato vittima di una pessima giornata: ha subìto un forte calo, ha consegnato uno score di (+4).
Mantiene un bel gioco anche nel finale, Marcus Kinhult: con 272 colpi (65 69 68 70, -16), firma il primo titolo in carriera. Ha vinto in volata, il 23enne svedese di Fiskebackskil. Con il parziale di 70, per quattro birdie e due bogey ha distaccato nelle ultime buche lo scozzese e i due inglesi, super felice intasca un assegno di 579.550 euro.
Gli azzurri: Renato Paratore ha ottenuto un bell’ottavo posto rimontando 29 posizioni, ha chiuso con lo stesso score del tedesco Martin Kaymer e dell’inglese Tommy Fleetwood, due grandi. Hanno recuperato, portandosi nella prima metà della classifica Andrea Pavan, Nino Bertasio, Edoardo Molinari, e Guido Migliozzi, mentre è rimasto un po’ indietro Lorenzo Gagli. Bravissimo Renato Paratore, ha segnato sette birdie e un bogey per il 66 (-6), miglior score del turno. Val la pena ricordare che nei Giochi Olimpici Giovanili del 2014 in cui vinse l’oro, Paratore superò proprio Kinhult, odierno vincitore.
Paolo Pilla