A capo dell'organizzazione una donna moldava, compagna del killer di Villorba
PROSTITUTE A CASA, SGOMINATA LA BANDA
Tra le sfruttate anche una minorenne. Decine di clienti interrogati

TREVISO. Erano in grado di gestire tre case per appuntamenti clandestine. Un giro di prostituzione in cui sette ragazze, tra cui una minorenne di 17 , incontravano ogni settimana decine di clienti. In alcuni casi erno loro stesse a recarsi presso le abitazioni dei clienti. In questo caso le tariffe arrivavano anche a 200 euro. Operazione contro lo sfruttamento della prostituzione da parte dei carabinieri di Treviso. Tre le persone finite nei guai. A capo dell’organizzazione una moldava di 33 anni arrestata e messa ai domiciliari. Altre due persone che gestivano la logistica e gli spostamenti delle ragazze sono indagate e hanno l’obbligo di presentazione in caserma. Una quarta persona è stata denunciata. Le indagini sono partite dall’omicidio di Villorba dello scorso gennaio quando un ragazzo moldavo di 26 anni venne accoltellato in piazza al termine di una lite. A finiere in carcere con l’accusa di omicio un connazionale, il compagno della donna arrrestata nell’operazione odierna. La donna - hanno precisato i carabinieri - non ha un ruolo nel delitto di gennaio, ma i pedinamenti, le intercettazioni hanno consentito di scoprire il giro di sfruttamento. Le ragazze venivano reclutata in Moldavia e una volta nella Marca avevano a disposizione un telefonino dove chiamavano i clienti. Il numero veniva pubblicixzzato assieme ad alcune foto delle stesse in sti per incontri a luci rosse. Dopo il clamore mediatico a seguto dell’omicidio la casa squllo venne trasferita da Villorba a Zero Branco e successivamente a Silea. Durante le indagini i carabinieri hanno ascoltato anche numerosi clienti delle lucciole i cui numeri telefonici erano rimaste nelle schede dei cellulari. Si tratta per la maggior parte di trevigiani molto facoltosi.