L'ex presidente si è dichiarato estraneo ai fatti
CRACK VENETO BANCA, TRINCA SENTITO PER TRE ORE
Secondo l'accusa avrebbe favorito l'operato di Consoli
TREVISO. Flavio Trinca si è dichiarato totalmente estraneo ai fatti. L'ex presidente di Veneto Banca è stato interrogato per tre ore dal pubblico ministero titolare dell'inchiesta sul crak dell'istituto di credito di Montebelluna. Era stato proprio Trinca a chiedere di essere ascoltato, dopo la notifica della chiusura delle indagini. Flavio Trinca è indagato insieme all'ex amministratore delegato Consoli per concorso in aggiotaggio e ostacolo alla vigilanza bancaria. L'ex presidente di Veneto Banca si è presentato questa mattina in Procura accompagnato dal suo legale, l'avvocato Fabio Pinelli, che ha anche depositato una memoria difensiva scritta.
"Abbiamo spiegato nel dettaglio la nostra posizione - ha detto al termine dell'interrogatorio il difensore- rappresentando al magistrato ciò che ci porta a sostenere l'assoluta estraneità ai fatti che vengono contestati". Secondo l'accusa Trinca avrebbe agito, sfruttando la propria posizione di presidente del consiglio di amministrazione, per favorire le attività di cui viene accusato Consoli.
"Ma Trinca non aveva questo potere e soprattutto, rispetto alle ipotesi relative all'ostacolo alla vigilanza attraverso la realizzazione di documenti che descrivevano un condizione della banca diversa dalla realtà, non aveva poteri e deleghe in questo senso", ha spiegato il suo difensore.