La demolizione curata dallo specialista trevigiano Danilo Coppe
"MR. DINAMITE" FA SALTARE IL PONTE MORANDO
Il moncone del viadotto di Genova è stato abbattuto
A premere il pulsante dell’esplosione per l’abbattimento controllato, un trevigiano Danilo Coppe di trevigiano, il massimo specialista italiano di queste operazioni, tanto da meritarsi il soprannome di “Mr. Dinamite”, appellativo diventato anche il titolo di una trasmissione televisiva, dedicata a lui e al suo team. Nel 1989 Coppe ha fondato a Parma la Siag: l’azienda ha demolito con l’esplosivo oltre 430 tra edifici, ciminiere, silos e torri, strutture metalliche, acquedotti e, appunto, ponti. Ma la società si occupa anche di consulenza ed impiego di esplosivi in cave, gallerie, scavo di trincee e sbancamenti di roccia, messa in sicurezza di pareti montane con il distacco artificiale di masse di roccia o di neve o la riapertura di passaggi a seguito a frane. demolizioni subacquee prospezioni geofisiche e ricerche geosismiche, pulizia di altoforni da scorie di fusione mediante l’uso di microcariche esplosive, , bonifiche di materiali pericolosi come esplosivi, gas tossici e polveri esplosive.
A Genova insieme ai suoi tecnici, con la collaborazione, tra gli altri, degli incursori dell'Esercito del Col Moschin, hanno piazzato circa 4mila microcariche in appositi fori realizzati sulle pile 10 e 11, in modo da tranciare di netto i due pilastri, provocando il crollo controllato del ponte: gli oltre 20mila metri cubi di calcestruzzo ed acciaio si sono sbriciolati in 6 secondi, in base ad un progetto studiato nei minimi dettagli. Potenti getti d’acqua, vasche posizionate sotto la carreggiata, nonché dei sacchi pieni di acqua agganciati ai piloni hanno limitato la dispersione delle polveri, mentre enormi cuscinetti di detriti hanno attutito le vibrazioni dell’impatto.
Circa 3.400 residenti sono stati evacuati durante l’operazione, il traffico, naturalmente, è stato bloccato e deviato in tutta l’area: l’esplosione ha dovuto essere rinviata di alcuni minuti per il sospetto di un anziano rimasto in una delle abitazioni da sgomberare: la segnalazione, tuttavia, alla fine si è rivelata in falso allarme.