La Casa di cura Giovanni XXIII conferma l'eccellenza negli interventi protesici
DAGLI USA E DALL'AUSTRALIA PER APPROFONDIRE LA CHIRURGIA DELLA SPALLA A MONASTIER
Colleghi stranieri hanno seguito il lavoro dell'equipe del dottor Gervasi
“I colleghi giunti dagli Stati Uniti e dall’Australia sono dei professionisti della chirurgia con i quali ci scambiamo informazioni e dettagli di tecnica utili al paziente per tornare ad avere una vita normale - ha detto il dottor Gervasi - Mi piace pensare che quello che hanno visto non è solo la chirurgia della spalla, ma tutto ciò, che attorno a questa, consente un’operazione chirurgica in sicurezza, come l'anestesia". "La chirurgia della spalla, infatti, ha necessità particolari: l’ipotensione profonda per evitare sanguinamenti. Ciò richiede una particolare tecnica in cui eccellono i nostri anestesisti”, conclude il medico.
La “Giovanni XXIII” rappresenta l'eccellenza per la chirurgia in vari ambiti. In primis quello della protesica dell'anca e del ginocchio (prima in Veneto e quarta in Italia per numero di interventi – fonte PNE 2018) e sono molti i professionisti provenienti da altre strutture che quasi quotidianamente assistono alle operazioni che vengono effettuate in sala operatoria a Monastier sia nell’ambito della protesica ortopedica che in quella urologica.
Il dottor Simone Crivellaro e il primario di urologia il dottor Carmelo Morana ormai da anni utilizzano il Robot da Vinci. Uno strumento all’avanguardia per la chirurgia mininvasiva alla prostata che permette di affrontare e risolvere problematiche chirurgiche con il miglior risultato e il minor discomfort possibile. Il dottor Crivellaro attualmente si divide tra la Casa di cura di Monastier e la “University of Illinois at Chicago” dove è direttore della Divisione di Urologia Robotica e del Centro di Training Robotico Urologico. Le due strutture hanno infatti un accordo che prevede lo scambio di professionisti non solo per attività puramente clinica, ma anche per i corsi di aggiornamento e l’attività scientifica.
“La presenza quasi costante nelle nostre sale operatorie di professionisti della chirurgia provenienti da altri Paesi testimonia il credito che la Casa di Cura ha acquisito negli anni non solo in Italia ma anche a livello internazionale. Un ambito in cui crediamo fortemente e sul quale continueremo ad investire sia in termini di professionisti che di strumentazione all’avanguardia”, ha detto Gabriele Geretto, amministratore delegato della Casa di cura “Giovanni XXIII” di Monastier.
