Sarà con un grande concerto diretto da Myung-Whun Chung che si chiuderà la Stagione Sinfonica 2018-2019 della Fondazione Teatro La Fenice.
Il pluripremiato maestro coreano – che aveva inaugurato il cartellone lo scorso novembre con la Messa da Requiem di Verdi, e che sarà protagonista anche nell’apertura della Stagione Lirica 2019-2020 con Don Carlo – continuando il lavoro artistico con la compagine veneziana e rafforzando così l’ormai decennale amicizia con la Fenice, dirigerà l’Orchestra del Teatro La Fenice in un programma di sicuro fascino, con la Quarta Sinfonia in mi minore op. 98 di Johannes Brahms e con l’esecuzione del Quarto Concerto in sol maggiore op. 58 di Ludwig van Beethoven, nell’interpretazione del pianista solista András Schiff. Il concerto – in programma nel Teatro di Campo San Fantin sabato 6 luglio 2019 alle ore 20.00 (turno S) – si inserisce nell’ambito delle celebrazioni per i cinquant’anni della storica etichetta discografica ecm, cui la Fenice insieme a Musikàmera e Veneto Jazz ha dedicato una tre-giorni di concerti, dal 5 al 7 luglio 2019. Il Concerto n. 4 in sol maggiore di Ludwig van Beethoven (1870-1827) reca la dedica all’arciduca Rodolfo d’Austria, il nobile melomane e al tempo stesso discreto musicista, che più di altri fu vicino al compositore con consigli, atteggiamenti di stima e sostegno economico. Composto tra il 1805 e la fine del 1806, il Concerto è pressoché coevo ai tre quartetti op. 59 detti Rasumovsky, alla Quarta Sinfonia e alla Sonata op. 57 Appassionata, oltre che alle prime due versioni dell’opera Leonora, e ne accoglie molte conquiste espressive, non ultimi gli afflati di sapore romantico che in questo periodo contraddistinguono la sua poetica musicale.
Johannes Brahms (1833-1897) compose la Sinfonia n. 4 in mi minore op. 98 durante il soggiorno estivo «del tutto delizioso» – così scrisse il compositore a Clara Schumann – nel piccolo villaggio stiriano di Mürzzuschlag, alle pendici del monte Semmering, fra il 1884 e il 1885. La prima esecuzione, il 25 ottobre 1885 con l’orchestra della Cappella ducale di Meiningen diretta dall’autore, fu un successo notevole, confermato nella tournée successiva diretta da Bülow in Germania e Olanda. Il compositore tedesco concepì i suoi lavori sinfonici, e quest’ultimo in particolare, come punto di arrivo di un lungo cammino di ricerca e indagine sull’orchestra e le sue problematiche, secondo una personalità per la quale il perfezionamento stilistico, la selezione, il labor limae, la sintesi erano una linea guida. Giunse a rielaborare echi beethoveniani di monumentale imponenza, richiami al folklore e a sentimenti appartenenti a intime sfere, cantabilità liederistica con tratti di commossa confessione, bagliori cameristici, tecniche compositive e alchimie combinatorie sviluppate dalla riflessione sulle forme antiche, in una visione del mondo tra distacco superiore e lacerazione interiore. L’orchestra viene studiata in tutte le sue possibili magie d’intreccio, risultando incredibilmente compatta, con scelte strumentali volte strategicamente a valorizzare il carattere peculiare di ogni tema.
Come di consueto, il concerto di sabato 6 luglio sarà preceduto da un incontro a ingresso libero con il musicologo Roberto Mori, che dalle 19.20 alle ore 19.40 illustrerà il programma musicale nelle Sale Apollinee del Teatro La Fenice.
I biglietti per il concerto (da € 15,00 a € 90,00) sono acquistabili nei punti vendita Vela Venezia Unica di Teatro La Fenice, Piazzale Roma, Tronchetto, Ferrovia, Piazza San Marco, Rialto linea 2, Accademia, Mestre, tramite biglietteria telefonica (+39 041 2424) e biglietteria online su www.teatrolafenice.it.
Myung-Whun Chung
Nato in Corea, ha iniziato l’attività musicale come pianista debuttando all’età di sette anni; a ventuno ha vinto il secondo premio al Concorso pianistico Čajkovskij di Mosca. Ha frequentato negli Stati Uniti i corsi di perfezionamento al Mannes College e alla Juilliard School di New York, e nel 1979 è diventato assistente di Carlo Maria Giulini alla Los Angeles Philharmonic, dove nel 1981 è stato nominato direttore associato. Dal 1984 al 1990 è stato direttore musicale dell’Orchestra sinfonica della Radio di Saarbrüken, dal 1987 al 1992 direttore principale invitato del Comunale di Firenze, tra il 1989 e il 1994 direttore musicale dell’Opéra de Paris-Bastille e dal 1997 al 2005 direttore principale dell’Orchestra dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia di Roma. Nel 1995 ha fondato la Asia Philharmonic, nel 2005 è stato direttore musicale della Seoul Philharmonic Orchestra e nel 2016 direttore musicale onorario della Tokyo Philharmonic Orchestra. Dal 2011 è direttore ospite principale della Dresden Staatskapelle e dal 2000 al 2015 direttore musicale dell’Orchestre Philharmonique de Radio France, di cui dal 2016 è direttore onorario. Ha diretto molte delle orchestre più prestigiose del mondo e ottenuto importanti riconoscimenti in Italia e in Francia. Impegnato in iniziative di carattere umanitario, nel 1995 è stato nominato Uomo dell’anno dall’Unesco e l’anno successivo il governo della Corea gli ha conferito il Kumkuan, il più importante riconoscimento in campo culturale. Chung e i musicisti della Orchestra Philharmonique de Radio France sono stati nominati nel 2007 Ambasciatori dell’Unicef e nel 2008 Chung ha ricevuto l’incarico di Goodwill Ambassador. Per la Fenice ha diretto Macbeth (2018), Un ballo in maschera (2017) Madama Butterfly (2016), Simon Boccanegra (2014), che ha meritato il Premio Abbiati e la nomina di direttore dell’anno (2015), Otello (2013, 2012), la tournée in Giappone (2013), la Messa da Requiem di Verdi (2013), Tristan und Isolde (2012), Rigoletto (2010), La traviata (2010, 2009) e numerosi concerti sinfonici. Nel 2013 ha ricevuto le chiavi della Città di Venezia per l’impegno verso la Fenice e la vita musicale lagunare.