Si è spento a 93 anni uno deglu ultimi reduci
DA PARTIGIANO AD ALPINO, GIAN PAOLO E' ANDATO AVANTI
Giovedi a Olmi l'ultimo saluto a Gian Paolo Pasquini
SAN BIAGIO DI CALLALTA. Era uno degli ultimi reduci. Gian Paolo Pasquini, classe 1926 è andato avanti. Si è spento a 93 anni alla Casa dei Gelsi dove era ricoverato da tempo. La sua ultima Adunata era stata quelle del Piave nella sua Treviso due anni fa. Aveva sfilato assieme agli altri reduci, sul petto orgogliosamente appuntate le medaglie ricevute. "Gian Paolo Pasquini, Cavaliere Servitore della patria" c'è scritto nella epigrafe. Perchè lui la Patria l'ha servita per oltre 40 anni, da quando 18enne divenne disertore della repubblica di Salò per rifugiarsi sui monti con i partigiani. Giovedi alle 10,30 saranno in tanti a salutarlo per l'ultima volta nella chiesa parrocchiale di Olmi di San Biagio di Callata. Famig
liari, amici, gli alpini: tutti quelli che in questi anni lo hanno conosciuto e hanno ascoltato i ricordi di una vita e il dramma della guerra vissuta in prima linea: anni difficili, fame, spofferenza e il dolore per i tanti amici e commilitoni morti. Tra i ricordi gli anni trascorsi da alpino in Alto Adige, era il periodo degli attentati , delle bombe e dei tralicci saltati in aria ad opera degli indipendentisti nostalgici dell'Austria. E poi il dramma del Vaiont quando fu uno dei primi ad arrivare a Longarone per i soccorsi trovandosi di fronte morte e distruzione. Gian Paolo pasquini i ricordi di una vita da alpini li conservata tutti. E erano due gli oggetti ai quali era particlarmente affezionato e dai quali no si separava mai: una piccozza con la punta composta da un proiettile e la sciabola utilizzata per l'Attenti.
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