Quattro amici morti, unica superstite una 22enne
JESOLO, LA STRAGE DEI RAGAZZI
Un romeno fermato e accusato di aver speronato l'auto dei giovani
JESOLO. Verrà interrogato domani il romeno di 26 anni residente a Musile di Piave, finito ai domiciliari con l'accusa di omicidio stradale multiplo e omissione di soccorso. L'uomo è accusato di aver urtato la Ford Fiesta con dentro cinque ragazzi veneziani finita capovolta in un canale. Quattro ragazzi tra i 22 e i 23 anni sono morti. Si tratta di Riccardo Laugeni, 22enne di San Donà di Piave, Leonardo Girardi di 23 anni, Eleonora Frasson 22 e Giovanni Mattiuzzo 23, tutti di Musile di Piave, un piccolo comune distante pochi chilometri dal luogo dell’incidente.L’unica superstite è una ragazza di 22 anni estratta dalle lamiere ancora viva grazie ad un gruppo di giovani stranieri che passavano in auto e si sono fermati per prestare i soccorsi. E’ stata lei a raccontare agli agenti della polizia locale che un’auto li aveva tamponati violentemente e fatti finire fuori strada. Un racconto confermato da un'automobilista che ha chiamato i carabinieri segnalando una Golf scura che procedeva a zig-zag e a tutta velocità lungo la strada. La donna è riuscita a fornire anche un numero di targa. La polizia municipale e i carabinieri si sono presentati a casa del 26enne romeno verso le 8 del mattino: lo straniero abita a Musile di Piave, lo stesso paese di tre dei ragazzi rimasti uccisi. L’auto era parcheggiata in strada e sulla carrozzeria presentava ammaccature compatibili con l’incidente. L’uomo inizialmente ha negato le accuse, poi è stato portato in caserma dove è stato interrogato a lungo dal magistrato alla presenza di un avvocato d’ufficio. Le analisi effettuate molte ore dopo la tragedia avrebbero evidenziato tracce di alcol presenti nel sangue superiori al limiti massimi previsti dalla legge. Nel rispetto del dolore delle famiglie delle giovani vittime il presidente della Regione del Veneto Luca Zaia ha annullato tutti gli impegni previsti a Jesolo per questa mattina mentre il sindaco di Musile di Piave (paese dove abitavano tre ragazzi) ha proclamato il lutto cittadino.