Parla il papà di Giorgia, l'unica sopravvissuta alla strage di Jesolo
"HO PERSO QUATTRO FIGLI"
L'uomo ha ringraziato la trevigiana che ha fatto individuare il pirata fuggito

SAN DONA' DI PIAVE."Sono fortunato perchè Giorgia è qui, ma è come se avessi perso quattro figli". Paolo Biral è il papà della 22enne sopravissuta all'incidente stradale di Jesolo, con gli occhi lucidi e la voce rotta dall'emozione parla del dramma che la sua famiglia sta vivendo. E' seduto in una stanza dell'ospedale di San Donà di Piave a pochi metri dal letto dove la figlia è ricoverata a causa delle ferite riportate nelle scontro, accanto al primario del pronto soccorso e al direttore sanitario dell'ospedale: "Giorgia non è in gravi condizioni ma è devastata psicologicamente perchè ha perso gli amici di una vita, da quella notte continua a ripetere che erano tranquilli in auto, felici di ritornare a casa dopo una giornata trascorsa al mare, poi l'urto dell'auto impazzita e il dramma". Paolo Biral parla anche del ragazzo fermato e accusato di omicidio stradale plurimo e di non essersi fermato per prestare i soccorsi: "Perdonare? Voglio solo che la giustizia faccia il proprio corso". E poi ringrazia due donne: la ragazza che ha prestato il telefonino alla figlia per chiamarlo nel cuore della notte e raccontare quello che era successo e la giovane trevigiana di 22 anni che ha visto l'auto procedere a zig-zag poco prima dell'incidente e che ha chiamato i carabinieri fornendo gli elementi decisivi per risalire al pirata della strada.
La voce si spezza, gli occhi diventano luci quando rivive i disperati tentativi dei primi soccorritori di salvare i ragazzi. Come il gesto di due tunisini che si sono gettati in acqua portando a riva i corpi di due vittime e la sua Giorgia e il tentativo di un 27enne di Mestre, tra i primi a fermarsi con la sua auto nel luogo dell'incidente. Suo il disperato tentativo di agganciare e trascinare con un cavo la Ford Fiesta dei ragazzi riversa sul canale, impresa impossibile tanto che il cavo si è rotto. "abbiamo bisogno di elaborare quello che è successo, chiedo solo che venga rispettato il nostro dolore e che Giorgia possa rimanere tranquilla per ritrovare la serenità che sta cercando". L'Uls di San Donà di Piave ha messo a disposizione un'equipe di medici e psicologi in grado di offrire un supporto a Giorgia e alle famiglie dei quattro ragazzi deceduti che si sono ritrovate ieri pomeriggio per decidere le modalità del funerale dopo il nulla osta da parte della magistratura. Il sindaco di Musile di Piave ha messo a disposizione lo stadio per una cerimonia congiunta che verrà celebrata giovedi pomeriggio. Per quel giorno è stato proclamato il lutto cittadino. Domani invece ci sarà l'interrogatorio dell'elettricista romeno di 26 anni accusato di aver speronato l'auto e di essere fuggito subito dopo. Il giovane ha detto che non si era accorto di quello che era successo, Il suo legale sostiene che non stava viaggiando ad alta velocità e non aveva bevuto nè fatto uso di droga. La procura ha anche disposto un accertamento tecnico sulle due automobili fondamentale per accertare come siano andate le cose e quale sia stato il punto di impatto dei due mezzi.