Pubblico record nei primi giorni di apertura della mostra nella casa dell'artista a Pieve di Cadore
IN MILLE PER L'AUTORITRATTO DI TIZIANO
L'esposizione rientra nel progetto "Itinerari in rete" per lo sviluppo di un turismo culturale in Cadore.
PIEVE DI CADORE. Inaugurata lo scorso 28 luglio nella quattrocentesca casa - museo di Tiziano Vecellio (Pieve di Cadore, 1488/1490 – Venezia, 1576), a Pieve di Cadore (Belluno), l’esposizione Tiziano. L’enigma dell’autoritratto, promossadalla Magnifica Comunità di Cadore,è già un successo: in soli dieci giorni di apertura sono stati staccati infatti oltre 1.000 biglietti. I numeri dimostrano l’eccezionale interesse del pubblico per la mostra, che rientra tra le azioni della Magnifica Comunità di Cadore di riqualificazione e valorizzazione della casa natale di Tiziano Vecellio ed è sostenuta dalla Fondazione Cariverona nell’ambito del progetto Itinerari in rete: per lo sviluppo di un turismo culturale in Cadore.
È forse per la curiosità per un artista poliedrico e innovatore quale fu Tiziano, genio dell’arte pittorica del Rinascimento, o per la capacità comunicativa che le opere del grande pittore riescono ad esprimere, o ancora per l’emozione di entrare nell’intimità delle sue stanze: fatto sta che il progetto espositivo sta registrando un successo oltre ogni immaginazione. “Siamo molto soddisfatti - commenta Renzo Bortolot, presidente della Magnifica Comunità di Cadore - dell’ottimo riscontro da parte del pubblico che sta visitando l’esposizione, i musei di Pieve di Cadore e del territorio. La mostra, oltre che dare luce a una vicenda ancora tutta da approfondire, ha il pregio di creare economia territoriale e di inserire la cultura nelle proposte turistiche di eccellenza dell’estate bellunese, in linea con la strategia adottata negli ultimi anni dal nostro storico Ente. La Magnifica Comunità pertanto ribadisce l’attenzione al territorio lavorando costantemente e in rete con moltissimi soggetti locali e regionali”.
Più che una mostra il progetto espositivo Tiziano. L’enigma dell’autoritratto è un racconto che si compone di contributi e linguaggi diversi, snodandosi tra il Cadore e Firenze: fulcro di questa narrazione, in cui ci si potrà immergere fino a domenica 29 settembre 2019 nella casa - museo di Tiziano, sono due opere che la Magnifica Comunità di Cadore ha ottenuto in prestito dalle Gallerie degli Uffizi di Firenze, un autoritratto che è sempre stato al centro dalla critica - e per questo misterioso - e un ritratto della scuola nordica. Il progetto è dedicato alla memoria di Lionello Puppi, autore di molti studi storico - artistici e, in particolare dell'Epistolario di Tiziano, e docente universitario, già componente del Consiglio scientifico della Fondazione Centro Studi Tiziano e Cadore, recentemente scomparso.
Obiettivo di Tiziano. L’enigma dell’autoritrattoè “riportare” lo spirito di Tiziano a Pieve di Cadore: egli fu espressione di un contesto storico, di un territorio, di particolari dinamiche sociali e per questo la Magnifica Comunità di Cadore intende raccontarlo a tutto tondo, mostrando attraverso i ritratti il suo aspetto così come è maggiormente riconosciuto (in età avanzata, con la tavolozza in mano; le due opere degli Uffizi sono filiazioni del celebre Autoritratto custodito al Staatliche Museum di Berlino), portando i visitatori nella casa in cui nacque, crebbe e che frequentò per tutta la vita ed esponendo documenti storici originali solitamente conservati nell’Archivio antico e nella Biblioteca Tizianesca attraverso i quali si cerca di ricostruire la storia delle due opere prestate dagli Uffizi e di un terzo autoritratto, detto “il ritratto cadorino” di cui era in possesso il cugino del pittore, Vecello, (e in seguito il figlio Tiziano Vecellio detto L’Oratore) e di cui oggi si sono perse le tracce. E’ a questa terza opera, di cui rimane solo la testimonianza storica, che il titolo del progetto fa riferimento.