Vertice in Prefettura dopo l'aggressione di sabato
IL SINDACO DI CAERANO SOTTO VIGILANZA DELLE FORZE DELL'ORDINE
I carabinieri hanno denunciato gli aggressori: padre e due figli nomadi

L'aggressione è avvenuta sabato sera: il sindaco si era recato nella zona da solo (l'unico vigile urbano del comune è in ferie) dopo numerose lamentele da parte dei cittadini. Voleva convincere i nomadi ad andarsene e invece è stato accerchiato e brutalmente picchiato. Ha rimediato una frattura al naso e a due costole e una prognosi di trenta giorni. Secondo il suo stesso racconto, due uomini lo hanno immobilizzato, mentre un terzo lo picchiava. Uno dei nomadi avrebbe anche minacciato di andare a prendere un fucile. Gianni Precoma è riuscito a salire in auto e fuggire, uno degli aggressori gli ha anche scagliato contro una moka per il caffe, causando danni all'auto.
L'episodio ha suscitato la reazione e la solidarietà di tutto il mondo politico. A sostegno del sindaco di Caerano è intervenuto anche il ministro dell'Interno e leader della Lega Matteo Salvini che ha annunciato una vista a Caerano San Marco. Molte le reazione anche da parte dei cittadini che sono vicini al sindaco, in qualche caso, però, gli rimproverano di non aver preso le precauzioni necessarie e di aver voluto affrontare da solo i nomadi.