TREVISO - Il Festival Sile Jazz chiude la sua ottava edizione come una delle migliori degli ultimi anni, in netta crescita da ogni punto di vista: per le partnership e la rete virtuosa formatasi sul territorio, per la qualità dei concerti e la loro varietà, per lo "sguardo lungo" dei suoi organizzatori che mai come quest'anno hanno saputo cogliere le necessità e le richieste di una terra che sempre di più ha bisogno di aprirsi al turismo culturale "slow", alternativo a quello di massa. L'intenzione di svolgere la funzione di aggregazione culturale, di percorso di scoperta e riscoperta dei luoghi del Fiume Sile e dei suoi affluenti e, contemporaneamente, un'opportunità di esplorazione del panorama jazzistico contemporaneo ha portato ottimi frutti e numeri lusinghieri. Più di 3000 gli spettatori coinvolti nei 16 concerti tra il 13 giugno e il 28 luglio lungo il corso del Sile. Oltre sessanta i musicisti coinvolti da 14 paesi diversi dell'Europa e d'oltreoceano, 12 i Comuni che generosamente hanno reso possibile il festival e 18 gli enti, i privati, le associazioni che hanno collaborato con Sile Jazz.
Importante anche l'introduzione delle proposte turistiche ed eno-gastronomiche. Ben 12 ristoratori hanno messo a disposizione i loro locali tipici per ospitare i Menù Sile Jazz, convenzionandosi con il festival. Sette diversi percorsi cicloturistici sono stati inoltre pensati per valorizzare i più interessanti luoghi attorno al fiume.
Sile Jazz ha dunque rinnovato la sua mission, abbracciando le necessità del territorio e ampliando sempre di più il panorama della musica contemporanea dalla quale attinge i propri artisti.