UDINE - Sono molte le storie di giovani che decidono di dedicarsi alla natura, al lavoro dei campi, ai vecchi mestieri, costruendosi un futuro fuori dall’ordinario e tornando a fare il lavoro che facevano i loro nonni. Alcuni abbandonano il posto fisso per dedicarsi alla coltivazione di ortaggi e frutteti, o per fare i pastori. E poi c’è il caso di cinque ragazzi che invece hanno deciso di diventare boscaioli, o meglio, custodi della foresta. Succede a Tarvisio, terra di confine con Austria e Slovenia, dove questi giovani hanno deciso di difendere le antiche conifere, creando un consorzio per arginare l’aggressività dei taglialegna austriaci e sloveni, che, dicono, "sbancano il bosco rovinando la foresta e creando problemi di dissesto". Sono ragazzi laureati o diplomati che si sentono a loro agio nei boschi e lavorano con la tradizionale motosega per ripulirlo e poi vendere il legname, come quello pregiato che offre l’Abete rosso di Risonanza, il legno usato dai liutai per costruire eccellenti strumenti musicali. E oltre alla concorrenza austriaca, un grande problema dei boschi è una malattia, il bostrico, il coleottero che sta martoriando le foreste di tutta Europa. Per questo bisogna abbattere molti alberi, e per farlo servono criterio e amore, per ripulire le foreste e fare spazio ad alberi nuovi.