Questo sito usa i cookies per offrirti una migliore esperienza di navigazione.  Conferma Privacy Policy
Reportage
LE INTERVISTE DI RADIO VENETO UNO

Le Interviste di Radio Veneto Uno


Le nostre interviste andate in onda al termine del Giornale Radio Da questi link è possibile ascoltare e scaricare le interviste e i nostri approfondimenti andati in onda al termine del Giornale Radio ANTONELLO PEATINI Presidente provinciale FNAARC- ConfcommercioSTEFANO...continua

Golf
PILLOLE DI GOLF/353: UOMINI & DONNE, SETTIMANA DI GRANDI TORNEI

Si sono giocati Wgc e PortoRico Open e Gainbridge Lpga


STATI UNITI - Questa settimana il PGA si sdoppia, mette in campo il World Golf Championships a Bradenton in Florida, e il Puerto Rico Open a Rio Grande in Porto Rico. Oltre a questi due, ad attrarre l’attenzione c’è il secondo evento stagionale del massimo circuito americano...continua

Golf
PILLOLE DI GOLF/352: FINALE A SORPRESA AL GENESIS, HOMA VINCE AL SUPPLEMENTARE

Il beniamino di casa supera all''ultimo giro Burns, sempre in testa


LOS ANGELES (USA) - Era alla 95esima edizione questo torneo del PGA Tour, a cui hanno partecipato ben otto tra i migliori dieci giocatori al mondo. Si è disputato al Riviera Country Club, nel Temescal Gateway Park, situato entro i confini della città di Los Angeles; un territorio...continua

Invia Invia a un amico | Stampa Stampa notizia |  


 

Alla fine le squadre del Soccorso alpino sono dovute salire a recuperarli

BLOCCATI SULLE TRE CIME, IL PERCORSO GIUSTO ARRIVA VIA WHATSAPP

Quattro alpinisti avevano sbagliato la discesa dalla "Grande"


AURONZO DI CADORE  - Avevano inviato loro via Whatsapp anche la relazione della via per indirizzarli sul giusto percorso. Ciò nonostante, quattro alpinisti sono rimasti bloccati nella notte sulla "Grande" delle Tre Cime di Lavaredo e così il Soccorso alpino di Auronzo di Cadore è intervenuto per recuperarli.
L'allarme è scattato intorno alle 20.40: due bolzanini, di 41 e 29 anni, avevano attaccato la via Zeitsprung alle 9 e, una volta completata intorno alle 18, avevano iniziato a scendere a "corda doppia" lungo la via normale, ma si erano trovati a 2.750 metri di quota, ormai al buio, senza frontali, con nebbia persistente e le corde incastrate nella roccia. Due squadre di soccorritori hanno fatto base alla chiesetta tra il Rifugio Auronzo e il Lavaredo e, in contatto telefonico, hanno appreso che i due erano seguiti da una seconda cordata che stava per raggiungerli. Deciso che avrebbero chiesto di potersi aggregare ai rocciatori in arrivo - una coppia di ragazzi spagnoli salita dallo Spigolo Dibona - i soccorritori hanno mandato agli alpinisti un messaggio con lo schema dell'itinerario e tutte le informazioni necessarie a scendere dal punto in cui si trovavano (ottenuto dalle coordinate inviate). Il timore era che si calassero troppo, finendo sopra un salto di roccia difficilmente superabile. Purtroppo è proprio quello che è avvenuto: unite le due cordate e ripresa la discesa, il gruppo si è trovato nuovamente bloccato. A quel punto una squadra del Soccorso alpino ha risalito la normale e li ha raggiunti. Dopo averli dotati di frontali - ne avevano una in quattro - e riportati sul percorso corretto, i soccorritori li hanno quindi aiuati a calarsi fino alla base e sono rientrati con tutti e quattro. L'intervento si è concluso verso mezzanotte.