Violenze al Santa Bona
SECONDINI AGGREDITI AL CARCERE MINORILE
I sindacati lanciano l'allarme
TREVISO - Al carcere di Santa Bona non è la prima volta che i secondini vengono aggrediti. A lanciare l'allarme è il Sappe: il sindacato denuncia le condizioni di lavoro a cui sono sottoposti gli agenzia della polizia penitenziaria. Una situazione sempre più allarmante in carcere a Treviso, dove in questi giorni diversi agenti hanno riportato contusioni nel tentativo di sedare o contenere le liti tra alcuni detenuti, la maggior parte tra i 18 e i 20 anni, e quindi non più minorenni. Oltre metà dei detenuti del carcere minorile e cioè 226 su 400, sono maggiorenni, spesso con personalità delinquenziale consolidata, che si scontrano con i ragazzi più giovani, anche 14enni alla loro prima esperienza, in un istituto dove la "rieducazione" è un miraggio. E tra le liti, ci finiscono anche i secondini, che per separare i ragazzi diventano un bersaglio. L'appello del Sappe al Ministro e Capo Dipartimento di Giustizia minorile è quello di intervenire per individuare soluzioni adeguate in modo che la Polizia penitenziaria possa svolgere il proprio lavoro senza questo grave stress e senza subire violenza durante il servizio.