TREVISO. Al termine di un’articolata attività d’indagine sono stati denunciati alla Procura della Repubblica tre soggetti responsabili in concorso tra loro dei reati di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina, falsità ideologica commesse da privato in atto pubblico e uso di documento contraffatto o alterato.L’indagine ha preso avvio dall’analisi di un anomalo flusso di richieste di ospitalità
dirette tutte verso le stesse residenze.
Gli investigatori della Squadra Mobile, insospettiti dai dati, hanno ricostruito a ritroso
l’esistenza di una rete, i cui componenti, due italiani con diversi precedenti penali e
uno straniero, che forniva a cittadini del Bangladesh e Pakistan false dichiarazioni di
ospitalità per ottenere dei permessi di soggiorno. Gli stranieri pagavano ai tre
malfattori somme oscillanti tra i 100 e 200 euro prima di essere registrati come
ospiti di case disabitate o di ignare famiglie trevigiane. Gli autori di tale reato
corrispondono a S.F. e A.G., italiani e K.R. pakistano. Gli stessi sono stati deferiti
alla locale Procura della Repubblica per concorso in falsità ideologica commessa da
privati e violazione delle leggi sull’immigrazione.