Interessati 8.500 pubblici esercizi e negozi del comparto alimentare
ACCORDO ULSS - UNASCOM SUI CONTROLLI IGIENICO SANITARI
Meno scartoffie, si punta su formazione e autovalutazione
Una piccola rivoluzione, che ribalta la prospettiva finora seguita: le circa 8.500 imprese del settore, di cui oltre 4mila associate alla Confcommercio con 12mila occupati, non dovranno più compilare registri e schede sui vari aspetti previsti dalla normativa. Si punta invece su formazione specifica e autovalutazione, contando sulla responsabilizzazione del personale coinvolto.
“Con questo nuovo accordo”- spiegano Stefano De Rui, coordinatore dell’area sicurezza alimentare e veterinaria e Giuseppina Girlando, responsabile del

Le garanzie di sicurezza per il consumatore non diminuiranno. Anche perché i controlli continueranno ad essere eseguiti: l’apposita struttura dell’Ulss ne compie circa 1.300 all’anno. In 50-60 casi vengono elevate sanzioni, finora in gran parte proprio per irregolarità nella tenuta della documentazione.
Un logo identificherà le aziende aderenti e la formazione verrà incentivata grazie all’Ebicom, l’ente bilaterale del settore. Si tratta di un accordo pilota, tra i primissimi su scala nazionale. Il protocollo si applica alle ditte fino a 10 dipendenti e 2 milioni di fatturato, ovvero oltre il 90% di questo comparto.“L’auspicio”- spiega la presidente di Fipe Confcommercio Dania Sartorato- “è ottenere il maggior numero di aziende che sposano il concetto di qualità. Ognuna di esse, avrà fatto un percorso formativo e di autovalutazione e sottoponendosi al controllo, si impegna a mantenere il rispetto delle regole e l’attuazione di buone prassi. Più si diffonde questa convinzione, più alto sarà il livello di qualità e responsabilità dei locali della nostra provincia e più si diffonderà la cultura della sicurezza alimentare. Non è solo un bollino di qualità, ma un marchio di consapevolezza, un’innovazione straordinaria che speriamo di far comprendere anche al consumatore.”
Per Riccardo Zanchetta, presidente di Fida Confcommercio- “questo accordo garantisce una gestione corretta anche alle aziende di piccola dimensione che in

In sintesi, per raggiungere l’obiettivo “O O” che sta per zero tossinfezioni e zero sanzioni, la semplificazione è la carta vincente. Tre ore all’anno di formazione bastano per apprendere un bagaglio di nozioni e competenze che salva la salute dei consumatori, tutela i redditi dell’impresa e fa risparmiare tempo. Quindi: meno carte, meno crocette, meno moduli più formazione e poche semplici regole: cuoci, separa, conserva, pulisci. Che significa in breve: pulizia del servizio igienico “vero biglietto da visita del locale”, lavello con comando non manuale e lavaggio mani approfondito (fino al gomito), gestione dello starnuto (coprirsi con la piega del gomito), abbigliamento adeguato (capelli e scarpe), conoscenza dei prodotti sanificanti e dei rispettivi tempi di posa, temperatura sempre controllata, cambio taglieri, controllo etichettatura e tracciabilità, protezione dei cibi, massima attenzione agli allergeni e conseguente comunicazione degli stessi ai consumatori, corretta gestione del ciclo dei rifiuti. Il tutto rispettando i passaggi della mondatura, lavaggio, cottura, impiattamento, uscita, in un percorso di marcia in avanti per evitare qualsiasi contaminazione.