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La nostra rubrica sul mondo golfistico a cura di Paolo Pilla
PILLOLE DI GOLF/285: JON RAHM PROFETA IN PATRIA
L'iberico trionfa per la seconda volta nell'Open di Spagna
Il Club de Campo Villa de Madrid,fondato nel 1929, è un country club, considerato uno dei più prestigiosi del paese, un Par 71 di 6.500 metri, quindi con buche lunghe.
Sono forti i Campioni che si sono presentati, e soprattutto tanti sono spagnoli. Di spicco Jon Rahm, voglioso di vincere il torneo per il secondo anno consecutivo, impresa tra l’altro mai riuscita a nessuno. La sua vittoria significherebbe per lui anche la leadership nella Race to Dubai, e sorpasserebbe nella money list l’irlandese Shane Lowry. Dovrà affilare bene le armi, però, perché a contrastarlo saranno per primi suoi stessi connazionali Sergio Garcia, Rafa Cabrera Bello, Adrian Otaegui e Jorge Campillo, e poi i tanti altri concorrenti in grado di dire la loro. Per citarne alcuni, lo svedese Alexander Bjork, il francese Alexander Levy, l’argentino Andres Romero. Applauditi dal pubblico, ma non in corsa per il titolo, i due grandi del golf iberico, gli “over 50” José Maria Olazabal e Miguel Angel Jimenez. Il montepremi è di 1.500.000 euro.
Il bel sole e la temperatura gradevoledella prima giornata, contribuiscono a far prendere il comando al norvegese Kristian Krogh Johannessen, che chiude il giro a (-8): Sei birdie fino alla 14, eagle alla 15, alla successiva beffardo arriva il bogey, ma subito si riprende col birdie alla successiva. Alle spalle lo spagnolo Adri Arnaus (65, -6);ottimo terzo posto perl’azzurro Andrea Pavan, con 66 (-5) che realizza cinque birdie senza sbavature,ed è affiancato dagli iberici Jon Rahm campione in carica, e Rafa Cabrera Bello.Tengono buon ritmo Matteo Manassero, 18° con 68 (-3) alla pari con il cinese Ashun Wu; Nino Bertasio ed Edoardo Molinari, 30esimi con 69 (-2), insieme allo spagnolo Sergio Garcia. Marciano di pari passo Renato Paratore e Filippo Bergamaschi, 67esimi con 71 (par), sono a metà classifica; ha un colpo in più Lorenzo Gagli, 85°.
Nel secondo giro si assiste a un deciso attacco dei giocatori iberici. Sono in due a prendere il comando con 131 (-11) Rafa Cabrera Bello e Adri Arnaus, seguiti da Samuel Del Val, terzo con 132 e da Jon Rahm (campione in carica) quarto con 133. Insomma, tutti spagnoli i primi. È risalito di ventuno posizioni Nino Bertasio, nono con 136, e di dieci Edoardo Molinari, 20° con 138, stesso score dello spagnolo con maggiori aspettative, Sergio Garcia, mentre perde terreno Andrea Pavan, 44° con 141. Non superano il taglio Lorenzo Gagli, Matteo Manassero, Filippo Bergamaschi e Renato Paratore.
Rafa Cabrera Bello gira in 65 con sei birdie, nelle 36 buche non ha segnato bogey. Adri Arnaus rimane agganciato con un 66 per un eagle, cinque birdie, due bogey). Nino Bertasio tiene un bel passo realizzando anche lui un eagle, Edoardo Molinari ha un parziale di 69, con cinque birdie e tre bogey. Si è un po’ perso Andrea Pavan 75 (+4), ai tre birdie, attacca cinque bogey e un doppio bogey, un disastro.
Una grande prestazione quella di Jon Rahm al terzo giro: un parziale di 63 (-8), miglior score del turno, gli produce il vuoto intorno, ha al seguito due connazionali, Rafa Cabrera Bello e Samuel Del Val, distaccati però di cinque colpi: continua il dominio spagnolo. Sono al 18° posto con 207 Edoardo Molinari e Nino Bertasio, in compagnia dello spagnolo Sergio Garcia; guadagna 18 posizioni Andrea Pavan, 26° con 208.
Jon Rahm, 25 anni da compiere, nativo di Barrika, numero cinque mondiale con quattro titoli sul circuito e tre sul PGA Tour, ha ottenuto il 63 con un eagle, otto birdie e due bogey offrendo una spettacolare sequenza dalla buca 12 alla 16: mette a segno di fila quattro birdie e l’eagle. Edoardo Molinari ha realizzato il terzo parziale di 69 consecutivo con quattro birdie e due bogey, Nino Bertasio si è mantenuto nel 72 del par con quattro birdie e quattro bogey, e Andrea Pavan è sceso di quattro colpi sotto il par (67) con sei birdie e due bogey.
Non molla Jon Rahm, vince l’Open di Spagna lasciando a cinque lunghezze il secondo Rafa Cabrera Bello, e a sette il terzoSamuel Del Val, entrambi suoi connazionali. Anche oggi realizza un parziale di (-5) che lo porta a un totale di (-22). È da ammirare anche la prestazione del trentunenne danese Jeff Winther, che conquista la quarta posizione per un giro spettacolo, un eccezionale (-8), frutto di sei birdie e un eagle.Gli azzurri: Molto buona la prestazione di Andrea Pavan: sette birdie e un bogey, chiude 12esimo, a un colpo dal gruppo del settimo posto;bene anche gli altri due azzurri, Edo Molinari e Nino Bertasio, 23esimi.
Vincere in questo momento, in qualsiasi parte del mondo è molto difficile. Passerà alla storia il golfista spagnolo: è riuscito a difendere il titolo conquistando il 5° successo sul circuito europeo, ora risulta il miglior giocatore del mondo del triennio. Con lo score odierno ha eguagliato il record di colpi (22), che resisteva dal 1953. È la sua decima vittoria in tre anni e mezzo di carriera, di cui cinque nell'European Tour, Ryder Cup inclusa. Solo l'americano Dustin Johnson ha vinto tanto quanto Rahm, che viene così a trovarsi in testa alla Race to Dubai. Il suo ingresso alla buca 18 ha suscitato frenesia negli spettatori, il pubblico ha osannato il golfista che a 24 anni è pronto a dominare il golf mondiale. Oraha deciso di fermarsi qualche settimana, lo incontreremo alla conclusione dell'European Tour, a Dubai (dal 21 al 24 novembre).
Paolo Pilla