120 opere da Rodin a Mitoraj
INCONTRO E ABBRACCIO
La scultura in mostra a Padova
 PADOVA - Aprirà i battenti a Padova il 16 novembre al Palazzo del Monte di Pietà la mostra  “Incontro e abbraccio nella Scultura del Novecento, da Rodin a Mitoraj”. 120 opere, tra cui capolavori di Auguste Rodin, Vincenzo Gemito, Arturo Martini, Fernad Legèr, Henry Moore, Marcel Duchamp, George Segal, Salvator Dalì, Lorenzo Quinn, Igor Mitoraj, fino alle tendenze iconiche di fine secolo: tutte riunite per sottolineare le tante “attese” da cui siamo circondati. “Attese” di persone che chiedono il sostegno di una parola, il riconoscimento di uno sguardo, la condivisione di un gesto. L’obiettivo di un percorso espositivo così concepito è quello di offrire una visione dell’uomo, aperto e positivo, in contrapposizione a chiusure, indifferenza o disimpegno. In ragione di questo obiettivo, la scelta delle opere e la loro collocazione in mostra non risponde ad una cronologia di realizzazione, a ragioni di assonanza stilistica o ad altri criteri che afferiscono alla storia e critica d’arte. A fare da filo conduttore sono precisi temi in dialogo tra loro: il cammino della vita, la formazione, l’incontro, la relazione, la lontananza, l’attesa e la compassione.
PADOVA - Aprirà i battenti a Padova il 16 novembre al Palazzo del Monte di Pietà la mostra  “Incontro e abbraccio nella Scultura del Novecento, da Rodin a Mitoraj”. 120 opere, tra cui capolavori di Auguste Rodin, Vincenzo Gemito, Arturo Martini, Fernad Legèr, Henry Moore, Marcel Duchamp, George Segal, Salvator Dalì, Lorenzo Quinn, Igor Mitoraj, fino alle tendenze iconiche di fine secolo: tutte riunite per sottolineare le tante “attese” da cui siamo circondati. “Attese” di persone che chiedono il sostegno di una parola, il riconoscimento di uno sguardo, la condivisione di un gesto. L’obiettivo di un percorso espositivo così concepito è quello di offrire una visione dell’uomo, aperto e positivo, in contrapposizione a chiusure, indifferenza o disimpegno. In ragione di questo obiettivo, la scelta delle opere e la loro collocazione in mostra non risponde ad una cronologia di realizzazione, a ragioni di assonanza stilistica o ad altri criteri che afferiscono alla storia e critica d’arte. A fare da filo conduttore sono precisi temi in dialogo tra loro: il cammino della vita, la formazione, l’incontro, la relazione, la lontananza, l’attesa e la compassione. L’esposizione sarà visitabile a Padova al Palazzo del Monte di Pietà dal 16 novembre 2019 fino al 12 gennaio 2020. Offerta libera.


 
				
								
			



 
 








