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Reportage
LE INTERVISTE DI RADIO VENETO UNO

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Le nostre interviste andate in onda al termine del Giornale Radio Da questi link è possibile ascoltare e scaricare le interviste e i nostri approfondimenti andati in onda al termine del Giornale Radio ANTONELLO PEATINI Presidente provinciale FNAARC- ConfcommercioSTEFANO...continua

Golf
PILLOLE DI GOLF/353: UOMINI & DONNE, SETTIMANA DI GRANDI TORNEI

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Golf
PILLOLE DI GOLF/352: FINALE A SORPRESA AL GENESIS, HOMA VINCE AL SUPPLEMENTARE

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Simulazione di ricerca a Monastier

CANI ADDESTRATI A SALVARE GLI ANZIANI

Alzheimer, i cani della Protezione Civile di Treviso ritrovano le persone che scompaiono da casa


TREVISO - Alzheimer e demenza senile, patologie in aumento. Sono sempre di più le persone anziane che senza rendersene conto escono di casa e non riescono più a trovare la strada per il rientro.
L'unità cinofila Althea della Protezione Civile Ana di Treviso si sta specializzando proprio nella ricerca di queste persone. “Solitamente i nostri cagnolini sono abituati a ricercare persone non in movimento che si trovano in una situazione di incoscienza, ferite o non in grado di richiedere aiuto - ci dice Nicola Floro che si occupa dell’addestramento dell'Unità cinofila Althea – ma sono sempre di più le richieste di intervento per ricercare persone che, disorientate, vagano camminando senza meta”.
Sabato 19 ottobre nel giardino del Centro servizi “Villa delle Magnolie” di Monastier, si è tenuta una dimostrazione pratica di come i cagnolini riescono a trovare una persona attraverso il loro fiuto. Manifestazione durante la quale la Casa di Cura “Giovanni XXIII” di Monastier ha donato le 15 divise agli altrettanti conduttori e figuranti di Althea necessarie per effettuare gli addestramenti ma soprattutto per operare in sicurezza nei momenti in cui la popolazione ne ha bisogno.
“I sintomi della demenza possono colpire sia le funzioni motorie che le funzioni cognitive – ha detto Flavio Ogniben direttore della struttura di Monastier intervenendo alla manifestazione- e anche comportamentali di un individuo. Tra le funzioni cognitive: la difficoltà nel ragionamento, nel linguaggio, la confusione e il disorientamento spazio-temporale sono forse quelle cause che spesso possono portare ad uno dei problemi che abbiamo parlato oggi che è quello della scomparsa delle persone affette da demenza. Escono di casa dai luoghi in cui abitano anche solo per fare una passeggiata, senza avere dei motivi particolari ma poi non riconoscendo più i luoghi in cui si trovano, le strade, le persone, non riescono più a tornare a casa”.
Presente alla manifestazione anche Stefania Bonduan figlia di Mario Bonduan di Casier scomparso nelle montagne di San Candido il 30 dicembre del 2009. Stefania è ora Vicepresidente di “Penelope Veneto” (associazione nazionale famigliari persone scomparse) e Consigliere Nazionale e Delegata per Veneto e Friuli Venezia Giulia di “Gens Nova”.
“Il nostro papà da quel giorno non è più rientrato. Noi ad oggi lo cerchiamo e continueremo a cercarlo – ha detto Stefania Bonduan parlando di fronte ad oltre un centinaio di persone- Papà da un anno aveva dimostrato di avere dei problemi a livello psicologico associati ad un rallentamento psicomotorio che aveva dato degli episodi di confusione a livello di spazio temporale. E’ importantissimo avere ora risorse come la Protezione Civile e le unità cinofile che si stanno specializzando e provano a capire come poter essere ancor più di supporto con i loro cagnolini. E’ un'importante opportunità che non va trascurata, che va sostenuta e valorizzata sempre di più”
Quando scompaiono persone con queste patologie è quindi necessario intervenire prontamente, proprio perché si spostano velocemente. Ed il cane, in questo caso riesce ad essere un ottimo compagno in grado, attraverso il suo fiuto, di raggiungere la persona.
“Bisogna però addestrarlo in un modo particolare. Perché si è alla ricerca di una persona che cammina. Pertanto il cane deve essere addestrato a cercare persone che si muovono in modo inusuale, in modo convulsivo. La prima cosa che deve fare, una volta individuato l’anziano, è cercare di rallentare il suo cammino e nello stesso tempo avvisare con l’abbaio il conduttore e i soccorsi” ha detto Nicola Floro.
E questo si è visto sabato a Monastier. Attori d’eccezione Yuma un Pastore Tedesco, Pako un Lagotto Romagnolo e Buddy un Pastore Australiano che si sono impegnati prima su alcuni attrezzi propedeutici alla ricerca e successivamente hanno effettuato, con i loro conduttori, delle simulazioni di ricerca. Di fronte anche alle classi prime delle scuole medie di Monastier, sono state mostrate le varie fasi di addestramento di un cucciolo di Pastore Tedesco, Argon: come l’animale viene motivato alla ricerca, e l’innesco dell’abbaio al ritrovamento.
Successivamente è stata, Kila un Border Collie e Yuma un Pastore Tedesco ad effettuare una ricerca di due anziani; coinvolte due signore ospiti del Centro Servizi, Evelina Masat e Annamaria Sampini che per l’occasione hanno rivestito il ruolo di figurante. Ha concluso la dimostrazione Mia, un Labrador, che si è cimentata nella ricerca di una persona ferma che si era nascosta sopra un albero.
Presenti alla dimostrazione, oltre al sindaco Paola Moro e all’assessore di Monastier Stefano Dussin anche Bruno Crosato coordinatore della squadra della Protezione Civile Ana sezione di Treviso e Marco Piovesan presidente Ana della sezione Trevigiana.
La Protezione Civile ANA di Treviso ha ben 10 squadre specializzate in vari settori; una di queste è proprio l'unità cinofila Althea che ha complessivamente 15 volontari e 9 cani.
Un impegno costante il loro per trovarsi sempre pronti nei momenti di necessità.
Effettuano dai 2/3 addestramenti a settimana a Camalò, nel trevigiano, dove è presente un campo macerie che simula una situazione di un crollo di un edificio o di una zona colpita da un terremoto. Li i cani imparano e si addestrano a trovare persone sepolte sotto le macerie in quanto è necessario che il cane senta il più piccolo filo di odore che proviene dalle macerie.
L'unità cinofila si trova ad operare in situazioni non sempre facili e in condizioni meteorologiche talvolta avverse. Durante i terremoti, crollo di un palazzo o la ricerca di un disperso in un bosco o in montagna o nelle alluvioni.
E’ importante avere anche un abbigliamento adeguato. E’ per questo che la Casa di Cura “Giovanni XXIII” di Monastier ha donato le nuove 15 divise.
Gabriele Geretto Amministratore delegato della Casa di Cura ha voluto leggere la lettera inviata dal Presidente della Regione Veneto Luca Zaia che ha elogiato il lavoro impegnativo dell’Ana e delle Protezione Civile.
“Non ci rendiamo conto dell’importanza che rivestono le squadre della protezione civile, fino a quando non ne abbiamo il bisogno - ha detto Gabriele Geretto Amministratore Delegato della Casa di Cura “Giovanni XXIII”consegnando le divise ad Antonio Cristofoletto Responsabile della squadra di protezione civile ANA di Monastier – se agiscono prontamente e in modo coordinato durante avvenimenti che non si possono prevedere è perché impegnano ore e ore del loro tempo libero per addestrarsi. Talvolta anche trascurando i propri impegni personali e famigliari per il bene della comunità. A tutti loro il mio e il nostro grazie per il vostro impegno e dedizione nella salvaguardia del prossimo” ha concluso Gabriele Geretto.
A rendere la mattinata un vero momento di festa è stata anche l’esibizione della Banda Musicale Cittadina di Motta di Livenza, diretta da Stefano Ervas, che durante la simulazione effettuata in giardino ha intrattenuto nel salone “A.Calvani” gli ospiti della Centro Servizi “Villa delle Magnolie” e i loro familiari.