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Reportage
LE INTERVISTE DI RADIO VENETO UNO

Le Interviste di Radio Veneto Uno


Le nostre interviste andate in onda al termine del Giornale Radio Da questi link è possibile ascoltare e scaricare le interviste e i nostri approfondimenti andati in onda al termine del Giornale Radio ANTONELLO PEATINI Presidente provinciale FNAARC- ConfcommercioSTEFANO...continua

Golf
PILLOLE DI GOLF/353: UOMINI & DONNE, SETTIMANA DI GRANDI TORNEI

Si sono giocati Wgc e PortoRico Open e Gainbridge Lpga


STATI UNITI - Questa settimana il PGA si sdoppia, mette in campo il World Golf Championships a Bradenton in Florida, e il Puerto Rico Open a Rio Grande in Porto Rico. Oltre a questi due, ad attrarre l’attenzione c’è il secondo evento stagionale del massimo circuito americano...continua

Golf
PILLOLE DI GOLF/352: FINALE A SORPRESA AL GENESIS, HOMA VINCE AL SUPPLEMENTARE

Il beniamino di casa supera all''ultimo giro Burns, sempre in testa


LOS ANGELES (USA) - Era alla 95esima edizione questo torneo del PGA Tour, a cui hanno partecipato ben otto tra i migliori dieci giocatori al mondo. Si è disputato al Riviera Country Club, nel Temescal Gateway Park, situato entro i confini della città di Los Angeles; un territorio...continua

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Presente il climatologo premio Nobel Filippo Giorgi

PIANETA TERRA E SALUTE

Medici, scienziati, economisti e 600 studenti a confronto


TREVISO - Malattie tropicali e ondate di calore; eventi acuti e catastrofici, malattie croniche non trasmissibili, come patologie cardiovascolari e respiratorie, con conseguente riduzione della speranza di vita e mortalità prematura per ictus o cardiopatia coronarica ma anche perdita di biodiversità, carestie e migrazioni sono solo alcuni dei temi che verranno trattati dopodomani, venerdì 25 ottobre 2019 (tutto il giorno allego programma), da medici e scienziati ambientali che tornano a confrontarsi sulle conseguenze sanitarie della febbre planetaria nel corso di un convegno dal titolo “Pianeta Terra e Salute” promosso dal Centro Studi Psicosociali Antonio Calvani con il patrocinio dell’Università di Padova
Interverranno
  • climatologi,

  • epidemiologi,

  • economisti,

  • infettivologi,

  • veterinari e

  • psicologi

Per capirne a fondo le conseguenze, e dunque ipotizzare cosa attenda la salute mondiale nei prossimi decenni.
 
Inserendosi nel solco tracciato dal primo Simposio Internazionale organizzato lo scorso anno dall’Istituto Superiore di Sanità, il convegno “Pianeta Terra e Salute” si terrà per l’intera giornata di venerdì 25 ottobre 2019 presso il “Park Hotel Villa Fiorita” di Monastier (TV)
in via Giovanni XXIII, 1 e vedrà la partecipazione anche di 6 istituti Superiori del Veneto che da un anno stanno lavorando sull’argomento.
 
Saranno presenti: Il climatologo Filippo Giorgi (arrivo previsto ore 11.00) che ha fatto parte dell'IPCC, Panel intergovernativo sui cambiamenti climatici, vincitore del Premio Nobel nel 2007, ripercorre le varie linee di evidenza che oggi portano a concludere che il riscaldamento globale in corso è un fatto scientifico inequivocabile. I vari scenari del clima che ci aspetta nel XXI secolo vengono prefigurati, dallo scenario di applicazione rigorosa degli accordi di Parigi a quello di non fare nulla per affrontare i cambiamenti, insieme con alcune delle loro conseguenze più importanti.
 
Molteplici gli effetti del riscaldamento globale e dell'inquinamento.
 
Per questo verranno trattati i seguenti argomenti:
Eventi acuti e catastrofici, come le inondazioni e le tempeste. Portano anche la testimonianza i sindaci Danilo De Toni di Alleghe (tempesta Vaia dell'ottobre 2018) e Alberto Polo di Dolo (tromba d'aria sulla Riviera del Brenta del luglio 2015) e.
Eventi sub-acuti, come le ondate di calore, la siccità e l'erosione delle coste, e infine cambiamenti di più lungo termine, come la modificazione e l'impoverimento dell'ambiente fisico, la desertificazione, lo scioglimento dei ghiacciai e l'innalzamento dei mari.
 
Malattie croniche non trasmissibili.
Ne parlerà l'epidemiologo Stefano Vella . È stato stimato che milioni di nuovi casi di malattie croniche ogni anno siano legati all'inquinamento atmosferico: patologie cardiovascolari e respiratorie, asma grave, riduzione della funzionalità polmonare. Nel lungo termine, questi effetti porteranno inevitabilmente a una riduzione della speranza di vita, e a mortalità prematura per ictus o cardiopatia coronarica, cancro ai polmoni, bronchite cronica e bronco-pneumopatie croniche ostruttive.
Inquinamento atmosferico sulla salute umana. Gli effetti verranno approfonditi nella sessione pomeridiana da Vitaliana Murgia I principali responsabili della contaminazione dell’aria sono il particolato atmosferico (i cosiddetti PM10 e PM2,5) e numerose sostanze chimiche tra cui il monossido di carbonio, l’ozono, gli ossidi di zolfo e di azoto, gli idrocarburi Policiclici Aromatici, il benzene e il piombo. La pianura padana è una delle regioni più inquinate d’Europa perché la conformazione orografica e le particolari condizioni meteoclimatiche del bacino padano rendono particolarmente difficile la dispersione degli inquinanti.
 
Insorgenza nuove malattie causa vettori dovuti alle variazioni di temperatura, umidità comezanzare, zecche e flebotomi.
Ne parla Gioia Capelli. Le variazioni di temperatura, umidità… influenzano in vario modo la dinamica di popolazione dei vettori e di conseguenza anche la loro presenza, densità e pericolosità come vettori di malattie.
 
Migrazioni delle popolazioni più vulnerabili (soprattutto dell’Africa sub-sahariana).
Ne parla il sociologo Vittorio Filippi: una importante ricaduta della crisi ambientale è data dall’aumento delle a causa del loro accesso decrescente a risorse come acqua e terra o a causa dei disastri naturali. Con conseguente aumento di possibilità di conflitti.
 
Disuguaglianze tra paesi.
Ne parlerà Roberto VogliNon tutti i paesi del mondo sono ugualmente esposti ai cambiamenti climatici, con il paradosso che quelli più vulnerabili (ad es. il Niger e la Somalia) sono quelli che meno contribuiscono a determinarlo, mentre i paesi con maggiori emissioni di gas serra (in primis i paesi europei e gli USA) sono tra i meno vulnerabili. Molti studi concludono che l’equità nei paesi e tra i paesi è associata al benessere e a comportamenti ecologici più responsabili.
 
Politiche per i cambiamenti climatici.
Ne parlerà l'economista Enrica De Cian Offre una breve sintesi degli obiettivi di mitigazione e adattamento che i paesi si sono dati nell’ultimo Accordo di Parigi.
Molti studi mostrano l'impatto della crisi ambientale sulla salute fisica delle popolazioni, e in particolare dei gruppi più vulnerabili, al punto che l'autorevole rivista Lancet definisce quella ambientale “la maggior emergenza sanitaria del 21° secolo”.
 
Riconoscimento del diritto del cittadino ad un ambiente sano.
Ne parlerà Gianni Tamino. Il Trattato dell’Unione Europea precisa che la politica dell'Unione in materia di ambiente si fonda sui principi della precauzione, dell'azione preventiva e della correzione alla fonte dei danni causati dall'inquinamento, nonché sul principio “chi inquina paga”. L’UE fornisce anche finanziamenti per progetti in materia di salute in tutto il territorio. Vi è poi la Convenzione europea dei diritti dell’uomo, secondo la quale l’ambiente è un diritto quando siamo in presenza di un chiaro nesso con il diritto alla vita e all’integrità personale.
 
Tuttavia il lungo percorso verso la garanzia che l’ambiente sano sia un diritto è ancora lunga e spesso non bastano le leggi, se poi non vengono applicate.
 
La percezione dei cambiamenti ambientali e la motivazione ad intraprendere azioni positive per ridurli e mitigarli viene trattata da Paolo Michielin ed Enrico Di Giorgi. A livello individuale, una motivazione forte può derivare dal fatto che la maggior parte dei comportamenti ecosostenibili sono gli stessi che favoriscono la salute, dall'alimentazione con meno carne rossa all'attività fisica. L'altra motivazione è di carattere morale e si basa su un'idea dell'ambiente, anzi della natura, come di cosa viva, che ha i suoi diritti e va rispettata, non solo sfruttata.
 
AZIONI POSITIVE: l'alimentazione sana e sostenibile.
Ne parlerà Gianni Gallo. Mentre la mortalità prematura colloca l’Italia tra i 6 Paesi a minor rischio, la situazione si capovolge per i bambini: al 4° posto per maggiore obesità al Mondo. Le attività agricole se si includono le emissioni associate alle attività di pre e post produzione nel sistema alimentare globale, si stima siano del 21-37% delle emissioni nette totali di gas a effetto serra. La causa principale è legata alla produzione di carne, in particolare carne rossa, che determina oltre ad una alta produzione di gas serra elevati consumi di territorio e di acqua.
 
Creazione luoghi dove rigenerare la mente e il corpo. Ne parlerà Ilaria Doimo afferma che alberi e foreste stanno prendendo un ruolo di rilievo come soluzione ad una crescente domanda di contatto con la natura ma anche di servizi socio-sanitari. Non più solamente bacini di estrazione di legname o strumenti per la prevenzione e mitigazione del cambiamento climatico, ma luoghi dove rigenerare la mente e il corpo.
 
Mobilità individuale e collettiva. Tema che verrà approfondito da Pirous Fateh-Moghadam concorde a livello scientifico che alimentazione e la mobilità siano i due aspetti con maggiori sinergie positive tra promozione della salute e sostenibilità ambientale e quindi a favore dell'Agenda 2030. Partendo da alcune esperienze italiane, illustra il contrasto della sedentarietà attraverso la promozione del trasporto attivo.
 
Gestione responsabile dei rifiuti. Ne parlerà Franco Zanata. Spiegherà come la tutela della salute e la salvaguardia dell’ambiente possono trovare in una gestione corretta del settore dei rifiuti un contributo fondamentale e decisivo.
 
TESTIMONIANZA ATTIVISTA 17ENNE
Aran Cosentino parla delle sue attività in favore dell'ambiente e del mondo di oggi visto da un giovane ragazzo ormai diciassettenne, diventato un attivista già all'età di dodici anni.
 
Parteciperanno inoltre gli studenti dei 6 istituti superiori di Tv e PD (Besta e Canova di Treviso, Astori e Berto di Mogliano, Parini di Mestre e Dante Alighieri di Padova) espongono i poster che sintetizzano il loro lavoro di approfondimento e di discussione su specifici temi ambientali.
Nel pomeriggio cercheranno, con la metodica del World Cafè (discussione libera attorno ad un tavolo, in gruppi di 5-6 e con una tovaglia di carta per annotare idee e proposte), di dare risposta alle domande:
1. Cosa può fare, da subito, la singola persona per riportare indietro il clima. Come farlo diventare di moda: motivazioni, barriere, opportunità.
2. Pensare globalmente ed agire localmente: cosa chiedere alle istituzioni locali (Comune, Regione) e come sostenere queste azioni.
 
Enrico Di Giorgi illustrerà i risultati del questionario, che è stato compilato da oltre 600 studenti degli stessi istituti. Verranno esposti i suggerimenti dei GIOVANI per salvare IL LORO FUTURO.