Vicenza for children dona al governatore il simbolo del progetto a favore dei più piccoli
UN PAPERO PER IL PRESIDENTE ZAIA

VICENZA. Il Papero cresce. Così il progetto “Adotta un Papero” prosegue e diventa: “Adotta un Papero… che cresce”. “Con questo rinnovato slogan, che è prima di tutto un impegno associativo – spiega la presidente di Vicenza for children – Team for children Vicenza, Coralba Scarrico – intendiamo far comprendere ai sostenitori l’esigenza di impegnarsi anche in misura continuativa, non soltanto con donazioni spot, sebbene generose. Altre opportunità sono anche rappresentate da donazioni o lasciti di diversa natura”.
E così nei giorni scorsi la presidente Scarrico ha consegnato nelle mani del governatore del Veneto, Luca Zaia, il primo Papero “cresciuto”. Un segno tangibile della generosità dei vicentini, ma non solo, a favore di concreti progetti per il bene dei bambini e delle loro famiglie.
“Ogni giorno siamo in prima linea nel recepire le richieste delle famiglie – aggiunge la presidente Scarrico – e reputiamo fondamentale che le istituzioni siano dalla nostra parte sostenendo l’attività sociale che svolgiamo ed adoperandosi, laddove e quando possibile, per agevolarla. Il nostro lavoro coincide con il perseguimento del bene comune, per questo ci attendiamo che venga incentivato e supportato nel modo più completo”.
Le parole del governatore Zaia non lasciano spazio a dubbi: “quando un bambino è ricoverato deve avere ogni cura necessaria. Ma il paziente non è mai lui soltanto, perché ad aver bisogno di attenzioni e comprensione sono anche i genitori. La malattia di un piccolo è sempre un momento di grandi difficoltà; è per questo che sono grato alle associazioni come Vicenza for children, che si prendono cura di accompagnare e sostenere bambini e familiari in un percorso non sempre facile e segnato da prove importanti”. Ed ancora: “ho conosciuto una realtà nata da una vicenda di sofferenza vissuta in prima persona. Una conferma che i veneti, quando sono segnati da esperienze personali profonde, non si chiudono nell’individualismo, ma si aprono al prossimo, mettendo a disposizione il loro bagaglio di solidarietà”.