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Reportage
LE INTERVISTE DI RADIO VENETO UNO

Le Interviste di Radio Veneto Uno


Le nostre interviste andate in onda al termine del Giornale Radio Da questi link è possibile ascoltare e scaricare le interviste e i nostri approfondimenti andati in onda al termine del Giornale Radio ANTONELLO PEATINI Presidente provinciale FNAARC- ConfcommercioSTEFANO...continua

Golf
PILLOLE DI GOLF/353: UOMINI & DONNE, SETTIMANA DI GRANDI TORNEI

Si sono giocati Wgc e PortoRico Open e Gainbridge Lpga


STATI UNITI - Questa settimana il PGA si sdoppia, mette in campo il World Golf Championships a Bradenton in Florida, e il Puerto Rico Open a Rio Grande in Porto Rico. Oltre a questi due, ad attrarre l’attenzione c’è il secondo evento stagionale del massimo circuito americano...continua

Golf
PILLOLE DI GOLF/352: FINALE A SORPRESA AL GENESIS, HOMA VINCE AL SUPPLEMENTARE

Il beniamino di casa supera all''ultimo giro Burns, sempre in testa


LOS ANGELES (USA) - Era alla 95esima edizione questo torneo del PGA Tour, a cui hanno partecipato ben otto tra i migliori dieci giocatori al mondo. Si è disputato al Riviera Country Club, nel Temescal Gateway Park, situato entro i confini della città di Los Angeles; un territorio...continua

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Per il tribunale non è reato

COLLEZIONISTA DI CIMELI FASCISTI ASSOLTO

Il fascio littorio e l'aquila in giardino per il giudice non è apologia


UDINE - Un altro caso di esposizione di simboli fascisti: questa volta siamo a Gemona, in Friuli Venezia Giulia, a casa di Paolo Garlant.
Ma "non è reato avere delle rappresentazioni del fascio littorio in giardino o alle pareti di casa. Non è nemmeno reato esporre una targa con una frase di Benito Mussolini. Ed esporre simboli o cimeli del ventennio fascista non significa necessariamente supportare in maniera diretta il Partito Nazionale Fascista". La Legge Scelba del 1952 sul reato di apologia del fascismo in questo caso si disinnesca. Questa la decisione dl Tribunale di Udine, che assolve l'imputato Paolo Garlant, proprietario dell'abitazione e collezionista di cimeli storici.
Nel 2017 la denuncia era arrivata direttamente dai Carabinieri di Gemona che avevano notato i simboli fascisti nel giardino e sulla facciata della casa di Garlant. Ieri l'udienza, che scagiona l'uomo anche perché quegli oggetti sono tutelati dalla Soprintendenza in quanto beni storici.
Inoltre "l'apologia del fascismo presuppone la messa in pratica di azioni rivolte alla ricostituzione del Partito Fascista", e non l'esposizione di cimeli che lo ricordano. Il fatto per il Tribunale di Udine non costituisce reato, e per questo Garlant è stato assolto.