Questo sito usa i cookies per offrirti una migliore esperienza di navigazione.  Conferma Privacy Policy
Reportage
LE INTERVISTE DI RADIO VENETO UNO

Le Interviste di Radio Veneto Uno


Le nostre interviste andate in onda al termine del Giornale Radio Da questi link è possibile ascoltare e scaricare le interviste e i nostri approfondimenti andati in onda al termine del Giornale Radio ANTONELLO PEATINI Presidente provinciale FNAARC- ConfcommercioSTEFANO...continua

Golf
PILLOLE DI GOLF/353: UOMINI & DONNE, SETTIMANA DI GRANDI TORNEI

Si sono giocati Wgc e PortoRico Open e Gainbridge Lpga


STATI UNITI - Questa settimana il PGA si sdoppia, mette in campo il World Golf Championships a Bradenton in Florida, e il Puerto Rico Open a Rio Grande in Porto Rico. Oltre a questi due, ad attrarre l’attenzione c’è il secondo evento stagionale del massimo circuito americano...continua

Golf
PILLOLE DI GOLF/352: FINALE A SORPRESA AL GENESIS, HOMA VINCE AL SUPPLEMENTARE

Il beniamino di casa supera all''ultimo giro Burns, sempre in testa


LOS ANGELES (USA) - Era alla 95esima edizione questo torneo del PGA Tour, a cui hanno partecipato ben otto tra i migliori dieci giocatori al mondo. Si è disputato al Riviera Country Club, nel Temescal Gateway Park, situato entro i confini della città di Los Angeles; un territorio...continua

Invia Invia a un amico | Stampa Stampa notizia |  


 
ASCOLTA IL SERVIZIO ON-LINEAscolta la notizia

La nostra rubrica sul mondo golfistico a cura di Paolo Pilla

PILLOLE DI GOLF/291: DOPO 47 TORNEI, IL TOUR EUROPEO SI CHIUDE A DUBAI

Con la vittoria lo spagnolo Jon Rahm diventa numero uno continentale


DUBAI - Dopo 47 tornei disputati in 31 diverse nazioni, si chiude l’ampia stagione del Tour europeo, con il DP World Tour Championship, sul percorso del Jumeirah Golf Estates, a Dubai, negli Emirati Arabi Uniti. Il torneo di Dubai mette in palio una prima moneta da record, la leadership continentale, il ricco titolo nel torneo delle Rolex Series.
Sono cinquanta i concorrenti in campo, i primi dell’ordine di merito della Race to Dubai. Tra di loro, tre azzurri: Francesco Molinari, Andrea Pavan, e Guido Migliozzi. Quest’ultimo, 40esimo, è in corsa per il “Rookie of the Year Award” (il premio per il miglior debuttante). Tra coloro che potrebbero sbarrargli la strada, ce n’è uno in particolare: lo statunitense Kurt Kitayama.
Tra i top 50 c’è stata una sola defezione, quella di Tony Finau (39°) che ha lasciato spazio al danese Joachim B. Hansen (51°). Questo è l’ottavo e ultimo evento delle Rolex Series, che mette in palio un montepremi di otto milioni di dollari, il più cospicuo del circuito, con prima moneta tre milioni di dollari, la più alta dell’European Tour. Si gioca sulla distanza di 72 buche, senza taglio.
Cinque sono i giocatori che si contendono la leadership nell’ordine di merito, dove lo scorso anno dominò Francesco Molinari. Favorito è l’austriaco Bernd Wiesberger, tre titoli in stagione di cui due nelle Rolex Series, Open d’Itala compreso, al comando con 4.802 punti. Il regolamento però prevede oltre 2.000 punti per il vincitore della gara, perciò la sua vittoria non può essere certa: può essere sorpassato dai quattro che lo seguono: Tommy Fleetwood (p. 4.079), Jon Rahm (p. 3.898), Shane Lowry (p. 3.613) e Matthew Fitzpatrick (p. 3.320). In ogni caso tutto dipenderà dalla posizione dell’austriaco, al quale, per divenire il primo giocatore della sua nazione a imporsi nel ranking, basterà anche un secondo posto. Attenzione Wiesberger dovrà riservarla a Fleetwood, andato a segno nel Nedbank Golf Challenge la settimana scorsa, che mira al successo per il terzo anno consecutivo. Nella gara non avrà vita facile nessuno, visto che in campo ci sono le teste di serie mondiali. Francesco Molinari non potrà riconfermarsi al vertice europeo, ma cercherà di tornare alla vittoria che gli manca da otto mesi (Arnold Palmer Invitational). Ci sarà anche un derby in famiglia con Pavan, per la supremazia italiana nel continente: i due sono separati da appena 30 punti. In accordo con gli asiatici, l’European Tour ha deciso di non far disputare l’Hong Kong Open, che era in programma la prossima settimana a Fanling. I motivi, la difficile situazione sociale del momento a Hong Kong.
È Guido Migliozzi il primo a partire degli azzurri: alle ore 9,20 locali, 6,20 italiane, insieme a Thomas Detry. Seguono Andrea Pavan alle 10,15 con Paul Casey, e Francesco Molinari alle 10,25 con Haotong Li. L’ultima partenza è alle 12.40, per Bernd Wiesberger con Tommy Fleetwood.
In apertura si assiste alle prodezze del francese Mike Lorenzo-Vera: conquista il vertice con un ottimo 63 (-9). Chiude il primo giro del DP World Tour con un colpo di vantaggio su Rory McIlroy. F. Molinari è ottavo, a metà classifica Migliozzi, chiude il gruppo Andrea Pavan, 50° con 77 (+5).
Lorenzo- Vera, 34enne di Biarritz senza titoli sul circuito, ha segnato un eagle e otto birdie, realizzando lo score più basso in carriera, pur non essendo in condizioni fisiche ottimali per una infezione contratta in Sudafrica. In grande spolvero Rory McIlroy (un eagle, sette birdie, un bogey); ma, anche vincendo, non può diventare il numero uno in Europa. Piuttosto contratto e falloso dal tee il numero 1, l’austriaco Bernd Wiesberger, 14°, che ha sistemato un po’ lo score nel finale, dopo una partenza difficile. Ha un colpo in più Matthew Fitzpatrick, ed è apparso in chiara difficoltà Shane Lowry, stesso punteggio di Migliozzi. Quest’ultimo, in lizza per il “Rookie of The Year Award”, è altalenante; nonostante un eagle, al momento rimane un po’ indietro. Giro da dimenticare in fretta per Andrea Pavan, che ha messo insieme sei bogey in otto buche e poi ha proseguito con quattro birdie, un bogey e un doppio bogey.
Francesco Molinari ha guadagnato tre colpi sul par in cinque buche con tre birdie, poi non ha più accelerato, concludendo la sua corsa con un bogey e un birdie.
Il secondo round vede Lorenzo-Vera partire forte: sei birdie e un bogey sulle prime 14 buche, poi rallenta con due bogey, forse perché non ancora perfettamente guarito dalla infezione che l’ha colpito in Sudafrica. Mantiene tuttavia il comando, e porta il vantaggio a tre lunghezze sui primi inseguitori Tommy Fleetwood e Jon Rahm. Questi due mandano un segnale preciso a Bernd Wiesberger, attento al sorpasso nel primato della Race To Dubai! Rimonta Guido Migliozzi, da 33° a 20°, perde terreno Francesco Molinari, rimane praticamente stabile Andrea Pavan, 48°. Guido Migliozzi supera due degli altri tre candidati, Robert MacIntyre, e Kurt Kitayama, si trova alle spalle solo Adri Arnaus. Ha girato due colpi sotto par il veneto, con cinque birdie e tre bogey.
Terzo giro. Con un parziale di 66, Jon Rahm raggiunge al vertice Lorenzo- Vera. Ottimo attacco anche di Rory McIlroy, terzo, autore di un 65 (-7): realizza il miglior punteggio di giornata con un eagle, cinque birdie e nessun bogey. Bel giro in 68 colpi di Guido Migliozzi, da 20° passa 11°, ora è davanti agli altri tre candidati al riconoscimento.
Con questa classifica lo spagnolo diverrebbe il numero uno in Europa, perché Bernd Wiesberger è scivolato al 24° posto; ma è in corsa anche Fleetwood, che pur avendo avuto una leggera flessione, ha intatte possibilità di impossessarsi di entrambi i titoli, della gara e della Race.
L’ultima buca è stata fatale a Lorenzo-Vera. Infatti il suo unico bogey di giornata, si è combinato con il settimo birdie di Rahm ed è stato aggancio.
Jon Rahm vince il DP World Tour Championship, diventa numero 1 In Europa succedendo a Francesco Molinari, in un giro finale emozionante, combattuto, e di gran gioco. Lo spagnolo ha avuto ragione di Tommy Fleetwood, rinvenuto di prepotenza nelle ultime buche a suon di birdie.
Gli azzurri: Molinari 40°, Pavan, 49°, hanno probabilmente risentito di una stagione logorante. Lusinghiero 16° posto per Guido Migliozzi, al termine di un’ottima prima stagione sul tour.
Erano in quattro a competere per il “Rookie of The Year Award”, che designa il miglior debuttante della stagione. Peccato per Migliozzi, gli è stato scelto lo scozzese di Oban, Robert MacIntyre, che così ha dichiarato: “Sono contentissimo e dedico questo riconoscimento alla mia famiglia”.
Ricca di emozioni la 18^ buca: Jon Rahm, raggiunto dall’inglese, si trova in bunker. Magistralmente ne esce, mette la palla a due metri dalla bandiera. Si trova a tirare un putt per il birdie da cinque milioni di dollari (tre milioni di prima moneta, più altri due milioni di bonus per la Race to Dubai. Imbuca, ma che apprensione! “Sento che vorrei piangere per l’emozione” dice Rahm a caldo. “Avevo tanto vantaggio, ma mi sono ritrovato a dover imbucare l’ultimo putt per vincere”.
Jon Rahm, 25enne di Barrika, è il secondo spagnolo a vincere la money list sul circuito dopo Severiano Ballesteros. Il successo lo ha anche fatto salire al terzo posto nel World Ranking. Capita, un colpo di Golf può valere cinque milioni di dollari.
Paolo Pilla