L'incontro del presule con i media in occasione del Natale
IL VESCOVO MICHELE: "NEL TREVIGIANO C'È PIÙ BENE CHE MALE"
"Basta odio sui social e sì all'autonomia, se coniugata con solidarietà "
Con a fianco monsignor Lucio Bonomo, direttore del settimanale diocesano "La Vita del Popolo", don Daniele Fregonese, direttore dell'ufficio Comunicazioni sociali della curia, e Alessandra Cecchin, dell'ufficio stampa della Diocesi, il 54enne presule, originario di Bolzano, ha articolato una riflessione a 360 gradi, affrontando diversi temi d'attualità. Dall’organizzazione della diocesi, con maggiori responsabilità ai laici “e non solo per far fronte al calo dei sacerdoti” e una valorizzazione del ruolo delle donne anche nei ruoli decisionali. L’articolo davanti a Chiesa del resto è femminile e in una classifica tra Maria e Pietro, non è detto vinca quest’ultimo” ai giovani “in cui ho grande fiducia”. Il vescovo laureato alla Bocconi non può trascurare il lavoro “Se servirà scendere in piazza per dimostrare vicinanza alle esigenze del lavoro, e quindi della famiglie e del territorio, lo farò”. O l’economia: Qui noto un diffuso spirito di imprenditorialità: è una cosa positiva. Potremmo essere un territorio guida per la qualità di quanto si produce”.
Fino alla politica “Non mi interessa per chi vota una persona. Il mio ruolo è annunciare il Vangelo: è possibile che qualcosa che dirò o farò possa trovare accordo o contrapposizione con chi ricopre posizioni politiche, ma questa fa parte del gioco”. Monsignor Tomasi proviene da una terra l’Alto Adige in cui è radicata per legge l’autonomia, a cui ambisce anche il Veneto: "La sussidiae
Per il vescovo, però, uno dei gravi problemi della società contemporanea è il dilagare del’odio, a partire dal veicolo dei social.
