D’Aliberti (Casartigiani): "Incentivi per il recupero delle zone industriali".
EDILIZIA, CRESCONO OCCUPATI E FATTURATO NELLE AZIENDE ARTIGIANE
Nei primi nove mesi del 2019, però, perse 117 imprese
La provincia di Treviso cresce più delle altre del Veneto, con un +4,4% di occupati. Un dato significativo visto che l’occupazione nel resto della regione cala dello 0,5%. Il settore è sceso sotto le 48 mila imprese in Veneto, otto su dieci si occupano di lavori di costruzione specializzati (installatori di impianti, posatori e tinteggiatori), meno di 9mila invece della costruzione di edifici. A Treviso le imprese del comparto sono 8.738, facendo segnare un meno 117 rispetto all’anno prima. Ma l’emorragia sta rallentando: nel 2018 infatti se n’erano perse 158.
«L’edilizia sta dando segni di ripresa, ma occorre incoraggiare la domanda, soprattutto con le ristrutturazioni e gli ampliamenti di privati e imprese - afferma Salvatore D’Aliberti, direttore di Casartigiani -. Il nostro territorio ha già molte aree artigianali e industriali: non ne servono di nuove, ma si deve riutilizzare il costruito. Per farlo servono politiche fiscali e incentivi a favore delle aziende e dei privati che vogliono realizzare degli ampliamenti».
Positivi i dati economici, la chiusura dei bilanci 2018 ha fatto segnare nel 65,5% dei casi un aumento del fatturato e nell’87,4% anche dell’utile netto. Mediamente però quest’ultimo è sceso di un punto, dal 4,2% al 3,2%. A soffrire maggiormente le microimprese, che hanno perso lo 0,2% degli incassi. Per le aziende con fatturato tra i 250mila e il mezzo milione di euro incassi al +1,9%; per quelle tra 1 e 2 milioni +13,4; e infine un +23,8 per le aziende che fatturano più di due milioni di euro all’anno. Senza considerare la dimensione delle imprese, il fatturato medio del 2018 nelle aziende con sede a Treviso e Belluno è aumentato del 16,5%, solo Verona in Veneto ha fatto meglio (+19,2).