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La nostra rubrica sul mondo golfistico a cura di Paolo Pilla
PILLOLE DI GOLF/298: DOPO LE PROTESTE POLITICHE, AD HONG KONG TORNA IL GOLF
Successo per Wade Ormsby, Andrea Pavan unico azzurro
Degli italiani è presente solo Andrea Pavan, il trentenne golfista romano che è tra i favoriti, e che, dopo un 2019 da protagonista, aspira ai Giochi Olimpici di Tokyo 2020. Se la deve vedere con avversari agguerriti, in particolare con l'americano Tony Finau numero 16 al mondo, l'irlandese Shane Lowry, vincitore dell'ultimo Open Championship, e il thailandese Jazz Janewattananond, leader dell'ordine di merito dell'Asian Tour. Se conquistasse questo torneo, per Pavan sarebbe un’iniezione di positività, in vista del suo obiettivo stagionale, i Giochi olimpici, a cui tiene tanto. Non partecipa Francesco Molinari, seppur iscritto in precedenza. Non ha giocato neanche il 2 gennaio al Sentry Tournament of Champions di Kapalua, torneo che aveva sempre onorato, e dove c’era un montepremi di quasi 7 milioni di dollari. L'azzurro aveva chiuso il 2019 al 15esimo posto nella classifica mondiale, ha perso ora altre tre posizioni, si trova al 18esimo posto.
Nella giornata di apertura del torneo sono l’australiano Wade Ormsby e il giapponese Tomoharu Otsuki, a conquistare il vertice, con 65 colpi (-5). I due hanno un modesto margine sul coreano Yikeun Chang e sugli australiani Travis Smyth e David Gleeson (66, -4). A quattro colpi con 69 (-1), ventesimo, c’è Andrea Pavan, in compagnia dell’irlandese Shane Lowry e dello statunitense Tony Finau, ossia i tre giocatori più gettonati, i più forti tra i convenuti.
Capita spesso a Wade Ormsby di essere in alta classifica, ma con scarso risultato, non vince! Tomoharu Otsuki ha fatto il percorso netto con cinque birdie senza bogey e Wade Orsmby di birdie ne ha segnati sei, ma con un errore. Andrea Pavan ha trovato le streghe alla buca 11, un par 4, che gli hanno complicato la vita con un “7”, ha però concluso un colpo sotto il par per cinque birdie e un bogey nel resto del tracciato. Il thailandese Jazz Janewattananond, leader dell’ordine di merito del circuito, è 12° con 68.
Alla conclusione del secondo turno, l’australiano Wade Ormsby rimane da solo al comando con 131 (-9). Il 39enne di Adelaide, con il successo in questo evento nell’edizione 2017, ha girato in 66 (-4), con sei birdie e due bogey. Il protagonista della giornata è stato l’indiano dal nome complicato, Shiv Shankar Prasad Chawrasia, 41enne di Kolkata, quattro titoli sull’European Tour, due sull’Asian Tour e undici sull’Indian Golf Tour, che ha realizzato un 63 (-7), per sette birdie puliti, migliore score del turno. Con un grande balzo, dal 31° è risalito al secondo posto.
Ha avuto una bella rimonta anche l’irlandese Shane Lowry, tra i più attesi alla vigilia, insieme a Pavan e a Finau. È sceso invece al 15° posto il giapponese Tomoharu Otsuki, in vetta con Ormsby dopo un giro. Andrea Pavan ha superato il taglio caduto a 68, ha fatto il bis del parziale di 69 (-1) iniziale, con tre birdie e un doppio bogey, è 24esimo, alla pari con Siddikur Rahman del Bangladesh,
Continua la sua corsa di testa anche nel terzo giro dell’Hong Kong Open, Wade Ormsby. Andrea Pavan arretra, è 39esimo. Il romano, 24° dopo due turni, ha girato in 70 (par), con tre birdie e tre bogey. Ormsby, realizza il secondo 66 di fila, per un eagle, tre birdie e un bogey. Conduce con (-13), domani inizierà il giro finale con una dote di due colpi sul thailandese Gunn Charoenkul (199, -11). Sono in corsa per il titolo, ma a quattro lunghezze, un indiano, un australiano, un coreano, e un thailandese. lo statunitense Tony Finau e l’irlandese Shane Lowry, i giocatori più gettonati alla vigilia insieme a Pavan, sono noni con 203 (-7). Il romano, 24° dopo due turni, ha girato in 70 (par), con tre birdie e tre bogey.
Andrea Pavan recupera nove posizioni nel giro finale, e si classifica 30° con 277 colpi (-3), nella sua prima gara del 2020. A vincere è l’australiano Wade Ormsby con 263 (-17), che è stato al vertice per tutto il torneo, e ottiene così il secondo successo sull’Asian Tour, proprio questo evento, già suo nel 2017. Non è bastato il gran giro in 64 all’irlandese Shane Lowry, vincitore dell’ultimo Open Championship, per operare la rimonta, si è dovuto accontentare del secondo posto. All’australiano è andata la soddisfazione, e un assegno di 180mila dollari.
Paolo Pilla