Il bilancio dell'operazione "Black swordfish" della Guardia Costiera
PESCA ILLEGALE, 14 TONNELLATE DI "SPADA" E ALTRE SPECIE SEQUESTRATE IN VENETO
Sanzioni per 58mila euro nei controlli ai rivenditori
Sono i numeri principali di una complessa operazione, condotta nei giorni scorsi in tutta la regione, per tutelare il patrimonio ittico e la sicurezza dei consumatori. Nell'attività di controllo sono stati impegnati, fin dal 28 gennaio, tutti i Comandi della Guardia Costiera del Veneto, sotto il coordinamento del 9° Centro Regionale di Controllo Area Pesca del Reparto Operativo della Direzione Marittima di Venezia. L’operazione “Black Sworfish” ha avuto come obiettivo principale verificare, in rivenditori all'ingrosso e al dettaglio, l'irregolare detenzione e commercializzazione di pesce spada illegalmente pescato Mar Mediterraneo nell’arco temporale dal 1 gennaio al 31 marzo, periodo in cui ne è vietata la pesca ai sensi della normativa comunitaria e nazionale. E' stata inoltre sottoposta a controllo l’intera filiera ittica, in particolare riguardo alla tracciabilità e alla rintracciabilità del prodotto ittico, al rispetto della taglia minima, alla tutela delle specie protette e alla salvaguardia della normativa igienico – sanitaria. Il tutto a garanzia del consumatore finale. L’operazione ha coinvolto 30 militari della Guardia Costiera, parte delle attività ha visto anche la collaborazione del 2° Gruppo della Guardia di Finanza di Venezia.
Il bilancio dell’operazione ammonta a complessive 27 ispezioni nel corso delle quali sono state comminate 42 sanzioni amministrative per un totale di circa 58mila euro, oltre a sette sequestri amministrativi per complessive 14 tonnellate di prodotto ittico non conforme.