L'appello di Anlaids per proteggersi dalle malattie sessualmente trasmissibili
"M'AMA NON M'AMA": CAMPAGNA CONTRO L'HIV
Per la settimana di San Valentino test gratuiti ed anonimi anche in ospedale
“Non affidarti al caso. Anche un profilattico può essere un gesto d’amore. Non è mancanza di fiducia, ma rispetto per sé, per il partner o la partner. Per piacere, proteggiti e fai il test”. Questo il lettering della campagna, un distillato di saggezza e prudenza essenziale che può salvare la vita a molte persone. L’immagine è quella della margherita che tutti noi, almeno una volta nella vita, abbiamo interrogato invitando alla scelta del rispetto: la risposta è sempre e comunque il preservativo, il vero ed unico strumento di protezione che ancora oggi resta fedele alleato del sesso, dell’amore e soprattutto della salute, perché efficace nella prevenzione dell’HIV e delle infezioni sessualmente trasmissibili in genere. La campagna, che vede da oggi manifesti di grande formato a Treviso (S. Bona, zona piscine e altri quartieri), si svolge anche in altre importanti 9 città italiane. E’ firmata dal direttore creativo Paolo Iabichino, Premio Pirella Comunicatore 2018, ideatore di messaggi forti ed incisivi.
“Come sezione trevigiana di ANLAIDS”- spiega Maria Cristina Rossi- “abbiamo sposato subito questa nuova campagna molto coinvolgente nella sua semplicità. Il tema della protezione e della prevenzione è fondamentale oggi come ieri, anche se i progressi e le attuali terapie antiretrovirali ci consentono di restituire alle persone sieropositive un’aspettativa di vita simile a quelle normali. I problemi sono essenzialmente due: il sommerso, perché le stime delle persone che non sanno di aver contratto il virus e che quindi possono contagiare (circa 16.000 in Italia) è ancora troppo alta. Molte persone fanno fatica ad avvicinarsi alle strutture sanitarie, temono per l’anonimato e non reggono, sul piano psicologico, il carico dell’attesa del test, unica arma che ci consente di arginare e gestire la malattia. Più precoce è la diagnosi, maggiori sono le opportunità di cura e di poter avere una buona qualità della vita. A tutto questo si aggiunge lo stigma, ancora non archiviato e che persiste in tutte le fasce sociali anche se la comunità scientifica riconosce che le persone in terapia con viremia zero non contagiano. L’HIV non è più, come ad inizio anni ’90, sinonimo di AIDS ma porta con sé un carico di timori e pregiudizi di colpevolezza che, di fatto, rendono le persone sieropositive ancora più vulnerabili e fragili”.
Il test a Treviso è gratuito e può essere fatto in totale anonimato e senza appuntamento alla Madonnina, rivolgendosi direttamente alla struttura, dalle ore 12 alle ore 13 dal lunedi al venerdi. In occasione di questa campagna l’Associazione consente di effettuare il test dal 17/02 al 21/02/2020 dalle ore 12 alle ore 14 presso il reparto di Malattie Infettive del Cà Foncello senza prenotazione.
ANLAIDS Treviso è un’Associazione molto attiva, è forte dell’eredità umana e scientifica di Rodolfo Fuser che rende oggi il reparto di Malattie Infettive trevigiano una vera eccellenza. L’Associazione conta oggi circa 60 soci tra pazienti, attivisti e sostenitori e prosegue nella lotta al pregiudizio, nei progetti di educazione e prevenzione, e nel sostegno psicologico ai pazienti. Domenica scorsa ha festeggiato l’inizio anno associativo a Biancade (TV), con un pranzo sociale che ha messo insieme pazienti, medici e volontari. Presente anche Bruno Marchini, presidente nazionale di ANLAIDS, che ha investito e promosso questa nuova efficace campagna perché, come ha affermato, occorre “agire affinché se ne parli”.
A Treviso ANLAIDS ha la segreteria presso il reparto di Malattie Infettive dell’Ospedale Cà Foncello: tel. 338 2642169. L’ Associazione può contare esclusivamente su donazioni private o sulle quote associative (30 euro/anno). Per donazioni: iban IT21M0760112000000004386159 Banco Posta.