Salgono i casi di Vo' Euganeo
CONTAGI A QUOTA 42 IN VENETO
Metà dei pazienti è curata a casa, gli altri sono in ospedale a Padova
TREVISO - Livello di allerta altissimo in Veneto, dove i casi accertati di positività al Covid-19 sono saliti a 42. I nuovi casi di stamani, martedì 25, sono 4 pazienti di Vo' Euganeo tutti ricoverati in malattie infettive a Padova dove ora si trovano 12 persone affette dal virus.
Circa la metà dei pazienti risultati positivi al tampone si trova in isolamento domiciliario, 10 si trovano nei reparti di malattie infettive, e 6 sono in terapia intensiva. L’ultimo caso di Coronavirus della giornata di ieri è un anziano di Limena, ora in gravi condizioni. Da qualche giorno soffriva di crisi respiratorie e adesso è ricoverato in terapia Intensiva nell’ospedale di Padova. Quattro i “cluster”, e cioè i gruppi di pazienti contagiati, senza collegamento tra loro. 29 sono i casi di Vò Euganeo, compreso l'uomo deceduto; 4 nel “cluster” di Dolo (3 operatori sanitari non ricoverati e 1 paziente in terapia intensiva a Padova); 4 sono i casi registrati a Venezia, tutti pazienti ricoverati; e infine l’anziano di Limena, che è in condizioni gravi all’ospedale di Padova.
La Regione ha ordinato 280.000 mascherine, 100.000 tamponi e test, 59.000 camici, 54.000 calzari e 215.000 confezioni di gel disinfettante. L’allerta è al massimo, tutte le attività che prevedono assembramenti di persone sono state chiuse fino al 1° marzo ad eccezione dei ristoranti, bar e locali. E chiaramente il lavoro non si ferma. Sono state chiuse le scuole, le biblioteche, i musei, le palestre, le università e le sante messe sono state sospese. I funerali si celebreranno in forma privata con pochi parenti, e si potrà entrare in chiesa a pregare evitando di creare gruppi.
Dal punto di vista economico il virus mette in grande difficoltà il Veneto e Venezia, che già era stata colpita dall’acqua alta di novembre. Turismo in costante calo: gli albergatori hanno registrato un aumento di disdette pari al 40%. Paesi come la Croazia, la Bosnia, la Serbia, hanno sconsigliato il turismo in Italia, in particolar modo in Veneto e Lombardia. E chi rientra in Francia viene sottoposto ai 14 giorni di isolamento. Porte chiuse ai veneti all’estero, come nel caso dei turisti in vacanza alle Mauritius che hanno dovuto scegliere tra il rimpatrio e la quarantena.