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La nostra rubrica sul mondo golfistico a cura di Paolo Pilla
PILLOLE DI GOLF/303: ADAM SCOTT RE DEL GENESIS INVITATIONAL
Chicco Molinari ancora non si ritrova: fuori al taglio

Rory McIlroy, Brooks Koepka e Jon Rahm, saranno i maggiori protagonisti, a lottare per la supremazia nella leadership mondiale. Attualmente il leader è McIlroy, che punta la leggenda Nick Faldo. Subirà l’attacco di Koepka che era stato in cima al World ranking fino a dieci giorni fa, facendosi soffiare il titolo, proprio da McIlroy, per un’inezia.
Siamo in California, a Pacific Palisades, sul percorso del Riviera Country Club, un par 71 di 6695 metri: un Campo bellissimo, che ha già ospitato questa gara per 57 volte. È in gioco anche Tiger Woods, in questo Campo che è tra i suoi preferiti, seppure che alla sua prima gara non superò il taglio e in seguito non si è mai più imposto. Woods ambisce ora all’83° successo, con cui conquisterebbe il record assoluto di vittorie sul circuito. Deve doppiare Sam Snead con cui condivide il primato di 82, ma fa anche un pensierino alle Olimpiadi. Francesco Molinari è motivato, deve assolutamente dimenticare le prime sventurate gare del 2020.
Partenza lanciata per Matt Kuchar, protagonista nella prima giornata del Genesis Invitational: è leader con 64 colpi, (-7). Quarantunenne di Winter Park (Florida), con nove successi sul circuito, Kuchar ha segnato sette birdie puliti, senza bogey, lasciandosi a tre colpi gli inseguitori. Numerose, invece, le difficoltà incontrate da Francesco Molinari che ha chiuso a 75 (+4), posizionatosi al 108. Non hanno brillato neanche i più gettonati che sono in alta classifica, compreso Rory McIlroy tornato leader mondiale, settimo con 68 (-3). Il primo della classe,

Infausto per l’Italia il secondo giro: l’azzurro Francesco Molinari replica il 75 (+4) del giorno prima, esce al taglio con 150 (+8). Tiene il ritmo Matt Kuchar. Rallenta un po’ con un parziale di 69 (-2) per quattro birdie e due bogey, ma non si fa doppiare da Rory McIlroy, (67-4) di giornata, che sale al secondo posto, mettendo al sicuro la propria posizione di vertice nel world ranking. Infatti, dei due avversari che potevano sorpassarlo, il numero 2 Brooks Koepka, è sceso al 45° posto alla pari con Tiger Woods; Il numero 3 Jon Rahm, che solo la vittoria può farlo salire sul trono, è 11° alla pari con J.B. Holmes, campione in carica. Partito dalla 10, Tiger Woods inizia con un birdie, ma poco dopo un doppio bogey gli annuncia la giornata difficile. Termina con tre bogey per il 73 (+2), unico score sul giro sopra par nelle stagioni 2019-2020. Si è fatto largo invece Adam Scott, proponendosi per il successo; risalito dalla 65ª alla quinta piazza (-6) grazie ai sette birdie puliti, fa il miglior punteggio del turno. Steve Stricker, capitano statunitense della prossima Ryder Cup è 57°, ultimo score utile per superare il taglio.
Partito dalla buca 10, l’azzurro Molinari tiene il par sulle prime quattro con due birdie e due bogey, poi le cose precipitano: un solo altro birdie a fronte di cinque bogey, che significano l’uscita anticipata dal torneo, per la terza volta nel 2020. Sono dispiaciuto, e curioso di sapere cosa gli sia successo. Il percorso è ostico, ma Francesco è un grande Campione, lo ha ampiamente dimostrato. Sembrano non esistiti i tempi 2018 e 2019, in cui, era stato un grandissimo del golf. È vero che Il torinese non ha mai amato questo evento, ma un personaggio di tale levatura, che improvvisamente cede. Perché? Che strana bestia il Golf!!!
La terza giornata pone al comando un terzetto a (-10): l’americano Matt Kuchar che si riafferma con il parziale di (-1), il nordirlandese Rory McIlroy, e l’australiano Adam Scott.
Giornata buia per Tiger Woods. Va subito in affanno con un bogey e un doppio bogey; alla 13 prende quattro putt, altri due bogey prima del giro di boa, poi il recupero con due birdie di fila, annullato dai due bogey a chiudere. Per quanto riguarda il Ranking mondiale: Koepka è in difficoltà, Rahm ha poche speranze, è pensabile che McIlroy rimarrà il numero 1.
È l’australiano Adam Scott a vincere il difficile torneo, uno dei pochi giocatori a girare sotto par con parziale (-1), chiude a (-11). Nella seconda piazza, con (+2) di giornata, rientra Matt Kuchar. Oltre all’onore e consistente guadagno, Scott si porta al n. 7 della classifica mondiale. Nonostante il suo +3 di oggi, il nordirlandese Rory McIlroy, rimane numero uno del ranking mondiale, eguagliando numericamente nella permanenza in testa, l’inglese Nick Faldo.
Nel corso del torneo è giunta notizia che l’European Tour ha deciso di sospendere alcuni tornei programmati in aprile, a causa del coronavirus che sta mettendo in ginocchio la Cina intera: il Maybank Championship a Kuala Lumpur in Malesia, e il Volvo Open Championship a Shenzhen. Il rinvio è stato voluto di concerto tra European Tour, l’associazione golfistica e il governo cinese. Il nostro prossimo appuntamento sarà con il Messico, nel debutto del WGC.
Paolo Pilla.



