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La nostra rubrica sul mondo golfistico a cura di Paolo Pilla
PILLOLE DI GOLF/306: AL QATAR MASTERS, SUCCESSO DI JORGE CAMPILLO
L'iberico vince il testa a testa con lo scozzese Drysdale

Andiamo allora a seguire gli azzurri, che coll’European Tour restano in Medio Oriente. Fanno tappa in Qatar per il decimo evento stagionale, il “Commercial Bank Qatar Masters”, in programma sul tracciato dell’Education City GC, recentemente progettato a Doha, dal campione di Golf spagnolo Josè Maria Olazabal. Il campione di Masters ha inteso creare qui, nel deserto di Doha, un Campo tutto speciale: tra i fairway perfetti, insistono numerosi i bunker, e grandi ostacoli d’acqua.
Vorrei dapprima fare una precisazione: il disagio Coronavirus sta creando problemi anche nel mondo del golf, ed è tentazione per molti giocatori di stare a casa, onde evitare rischi di contagio.
Gli azzurri in campo sono sei: Edoardo Molinari, Andrea Pavan, Renato Paratore,

Difende il titolo il sudafricano Justin Harding, il montepremi è di 1.750.000 dollari.
È il giovanissimo danese Nicolai Hojgaard, diciannovenne, fratello gemello di Rasmus trionfatore qualche tempo fa al Mauritius Open, a prendere il sopravvento con uno score di sette sotto Par. Senza titoli sul circuito, Nicolai ha al suo attivo un secondo posto, a un colpo dal vincitore Sergio Garcia, nel KLM Open 2019. Ora prova a riproporsi, confortato da nove birdie, di cui sei consecutivi. Raggiunge il secondo posto l’olandese Joost Luiten, a un colpo di distanza. In terza posizione si colloca un eccellente Lorenzo Gagli. Fa un’ottima partenza, dopo undici buche condotte in par conclude la sua corsa con cinque birdie nelle altre sette, consegna uno score senza sbavature. Buona la prova di Renato Paratore, 27° con 69 (-2), in media graduatoria. Guido Migliozzi, 64° con 71 (par), e Nino Bertasio, 81° con 72 (+1). Non buona quella di Andrea Pavan, 116°, e di Edoardo Molinari, 135°.
È curiosa e bella, la situazione che stanno vivendo i due fratelli Hojgaard, del tutto simile a ciò che hanno vissuto Edoardo e Francesco Molinari: i due giovani fratelli danesi, per di più gemelli, stanno emergendo in contemporanea, a specchio con i nostri azzurri! Loro sogno è di emulare i due italiani, vorrebbero essere i primi fratelli gemelli a giocare insieme la Ryder Cup.

E siamo al terzo round. Lo spagnolo Jorge Campillo resta da solo al comando con 199 (-14), precede di misura lo scozzese David Drysdale e il danese Jeff Winther (200, -13). Rimane al 14° posto con 205 (-8) Lorenzo Gagli, guadagna trentadue posizioni Nino Bertasio, 28°, e ne perde ventisei Renato Paratore, 74°.
Jorge Campillo, 34enne di Caceres con una vittoria sul tour siglata lo scorso anno, ha tenuto alto il ritmo con un 67 (-4), e proverà a cogliere il secondo successo pur non essendo in posizione eccelsa.
Sono in corsa anche lo svedese Alexander Bjork, e lo spagnolo Pablo Larrazabal che è riuscito a fare nel giro due eagles. Più difficile il recupero per l’inglese Andy Sullivan, leader con Campillo dopo 36 buche, penalizzato da un 72 (+1). Decisamente fuori gioco per il titolo il finlandese Sami Valimaki, vincitore dell’Oman Open, e il sudafricano Justin Harding, campione in carica. Gagli ha ottenuto un parziale di 69 (-2), Bertasio un 67 (-4), entrambi con la soddisfazione di un eagle, Paratore ha girato in 74 (+3), perdendo cinque colpi sulle ultime cinque buche.
Continua a prevalere, Campillo. Il 34enne, spagnolo di Caceres, si impone con 271 colpi (-13). Al secondo posto lo scozzese David Drysdale. Con un ottimo finale, Nino Bertasio si classifica settimo con 274 (-10). Significativa la sua prova sotto l’aspetto morale e mentale, per una continua rimonta iniziata dall’81° posto. Lorenzo Gagli, che ha fatto corsa in alta classifica, segna un 70 (-1). Renato Paratore gira in 67 (-4) con quattro birdie senza bogey, risalendo dalla 74ª posizione. Bella prestazione anche di Lorenzo Gagli, 12° con 275 (-9), ed è a metà classifica Renato Paratore, 47° con 281 (-3). Non ha brillato il sudafricano Justin Harding, che difendeva il titolo, 28° con 278 (-6).
È stata competizione tesa per l’iberico vittorioso: conclude la gara alla pari con lo scozzese David Drysdale, per poi superarlo con un birdie alla quinta buca di playoff. Alla 17 aveva gettato al vento i due colpi di vantaggio, con un doppio bogey sul green della 17, ha poi rimediato nelle buche supplementari. Il putter gli ha permesso di andare a segno tre volte per il birdie da distanze superiori ai cinque metri, e vincere conquistando il secondo successo sull’European Tour.
Paolo Pilla


